Pavia. Arrestata falsa cieca: lavorava nell’ufficio invalidi della Asl

Pubblicato il 13 Gennaio 2012 - 08:39 OLTRE 6 MESI FA

PAVIA – Un’impiegata dell’Asl di Pavia, falsa cieca, e’ stata arrestata con l’accusa di corruzione e truffa dai carabinieri. La donna e’ indiziata, quale addetta all’ufficio invalidi civili, di aver istruito 135 false pratiche di rimborso per indennità di accompagnamento o per malattie inesistenti, emettendone i relativi ordini di pagamento, e facendosi poi corrispondere parte del denaro dai beneficiari della truffa, e di aver favorito in modo analogo i suoi famigliari.

La donna arrestata, Guiduccia Massolini, di 51 anni, e’ un’impiegata che lavora all’Asl di Pavia da oltre una decina d’anni, e risiede in provincia di Pavia.   L’arrestata, tra le altre cose, si sarebbe attribuita un rimborso di 5.000 euro inserendosi nei pagamenti Inps dichiarandosi cieca assoluta, avrebbe fatto risultare anche la propria madre non vedente, in modo che percepisse una consistente maggiorazione della pensione e, infine, avrebbe fatto avere al figlio un rimborso per indennita’ di accompagnamento per familiari deceduti.

Tutte le patologie erano false. Il danno all’inps, che ha materialmente proceduto alla liquidazione delle somme non dovute, e’ pari a 1.300.000 euro.    Gli accertamenti proseguono e verranno sentite altre 400 persone circa, tra possibili sospettati di aver approfittato delle sue pratiche truffaldine e pubblici ufficiali che potrebbero averla agevolata.

Al caso dell’impiegata dell’Asl di Pavia, a sua volta falsa cieca, che ha istruito centinaia di pratiche di rimborso per invalidita’ inesistenti, si aggiunge il particolare che la donna, Guiduccia Massolini, risulta essere stata responsabile di episodi analoghi in passato.    Era stata infatti condannata per truffe simili e in particolare per somme elargite alla madre falsamente riconosciuta non vedente.

Secondo i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pavia che hanno eseguito le indagini coordinate dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Pavia, Gustavo Cioppa, la presunta attivita’ truffaldina di Guiduccia Massolini, era ”ampiamente consolidata” tanto che solo i reati oggetto dell’indagine si sarebbero verificati dal 2005 al 2011 ”in concorso con altre persone” e grazie ovviamente anche alla compiacenza di svariati cittadini che erano d’accordo nel diventare oggetto dei rimborsi ingiustamente loro attribuiti, di cui poi giravano una parte alla stessa impiegata dell’Asl che glieli aveva fatti ottenere.

La dipendente, secondo quanto riferito stamani dai carabinieri, riceveva dal 50 al 70% delle somme erogate: contattava persone di sua fiducia o di fiducia di chi aveva gia’ partecipato alle truffe, e comunicava falsamente per via telematica all’Inps che queste persone risultavano eredi di invalidi civile deceduti che non avevano ricevuto in vita i benefici economici dell’accompagnamento o di altre indennita’ collegate alla loro mai esistita patologia. L’Inps erogava quanto pensava dovuto ai beneficiari fittizzi che poi si spartivano il denaro con l’impiegata. Lei stessa e’ risultata di essere beneficiaria di un pagamento perche’ falsamente non vedente e altri suoi famigliari avevano beneficiato di elargizioni per motivi analoghi.