Pavia, ossa trovate in riva al Po: appartengono a donna adulta di 35-50 anni

Pubblicato il 27 Dicembre 2012 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA
Pavia, ossa trovate in riva al Po: appartengono a donna adulta di 35-50 anni

MILANO – Apparterrebbero ad una donna tra i 35 e i 40 anni le ossa trovate la vigilia di Natale sulle rive del Po a circa settecento metri dal ponte di Spessa Po (Pavia). Una donna adulta, quindi, e non una ragazzina, come inizialmente si era ipotizzato. E’ quanto emerge dall’autopsia eseguita il 27 dicembre all’Istituto di medicina legale di Pavia, secondo quanto riferisce il comando carabinieri della compagnia di Stradella. Escluso quindi che si tratti di un’adolescente, dall’esame non risultano neppure segni di violenza.

Lo scheletro misura un’altezza di 1,30 -1,40 metri e manca del braccio e della gamba destri e della mandibola. Il decesso dovrebbe risalire a non meno di sei mesi fa. Difficile per gli investigatori capire se i resti siano di una persona del posto o se siano stati portati lì dalla corrente del fiume.

I resti sono stati ritrovati alla vigilia di Natale sulle rive del Po a circa settecento metri dal ponte. Secondo il quotidiano ‘La Provincia pavese’ a trovare i resti è stato Enrico Lanzi, 59 anni, un ex calciatore del Milan, Varese e Perugia che abita a Spessa Po. Lanzi stava passeggiando sulla riva con il suo cane: è stato proprio l’animale a segnalare al suo padrone la presenza delle ossa, accanto alle quali è stato ritrovata una maglietta intima. Lanzi ha dato l’allarme e sul posto sono accorsi i carabinieri.

I carabinieri hanno subito avviato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pavia. Sarà effettuato anche il test del Dna per cercare di risalire all’identità della donna il cui corpo potrebbe essere rimasto nelle acque del fiume per oltre un anno.