Bologna, abusi su un bimbo di dieci anni: arrestato l’allenatore di basket

Pubblicato il 4 Dicembre 2010 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA

Da circa due mesi un bambino di dieci anni era costretto a subire le morbose attenzioni del suo allenatore di basket che lo baciava e lo toccava in uno stanzino degli spogliatoi della palestra. Ieri sera l’uomo, un impiegato bolognese di 42 anni che per hobby allena le giovanili di basket di una polisportiva della periferia di Bologna, è stato arrestato in flagranza di reato dagli uomini della squadra Mobile della questura, intervenuti dopo aver piazzato alcune telecamere nella palestra e nello sgabuzzino dove avvenivano gli abusi.

L’inchiesta era partita una settimana fa dopo la denuncia dei genitori del piccolo. A fare il nome del coach è stato proprio il bambino, che nei giorni scorsi ha chiesto aiuto ai familiari. Inizialmente, per paura o pudore, non riusciva a raccontare il suo disagio, così i genitori gli hanno chiesto di scrivere un biglietto: ”Dite a quell’uomo di non portarmi nello sgabuzzino”, ha scritto riferendosi all’allenatore in seconda della squadra di basket under 13 dove gioca.

Dopo la denuncia, il minore è stato sentito in questura da uno psicologo e ha raccontato delle ripetute attenzioni sessuali che era costretto a subire da quell’uomo che, durante gli allenamenti, lo portava nello sgabuzzino e lo toccava.

Qualche giorno fa gli agenti hanno piazzato delle telecamere nella polisportiva e nello stanzino e ieri sera, durante gli allenamenti, hanno monitorato quel che accadeva da una stanza appartata. Poliziotti e magistrato hanno visto, attraverso un monitor, l’allenatore che prendeva per mano il bimbo e si dirigeva verso lo stanzino.

L’adulto ha sfilato la canottiera al piccolo e ha iniziato a baciarlo. A quel punto, dopo sette secondi dall’ingresso dello sgabuzzino, gli agenti sono intervenuti e l’hanno bloccato. Lui ha urlato: ”Chi siete, cosa volete?”. Poi i poliziotti in borghese l’hanno portato via con discrezione per non turbare bambini e genitori presenti all’allenamento.

L’uomo, incensurato, è stato fermato con l’accusa di atti sessuali su minore. Per lui è stata chiesta la custodia cautelare in carcere. Interrogato fino a tarda notte, ha negato episodi pregressi e ha detto di aver avuto un ”momento di affettività improvviso”. In realtà gli inquirenti, secondo quanto raccontato dalla giovane vittima, gli contestano ripetuti episodi nell’arco degli ultimi due mesi.

Dopo il blitz il bambino è stato rassicurato da una poliziotta e ha ripreso l’allenamento. ”Non ci sono altri bambini coinvolti”, ha detto il procuratore aggiunto e portavoce della Procura Valter Giovannini che ha elogiato il lavoro della polizia e sottolineato come abbia ”pagato il fatto che i genitori si siano rivolti alle autorità”.

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