Pedofilia, pm di Milano: “Tantissimi i preti inquisiti”

Pubblicato il 1 Aprile 2010 - 14:50 OLTRE 6 MESI FA

«La lista dei sacerdoti inquisiti per reati sessuali è lunga». Pietro Forno, capo del pool antimolestie e procuratore aggiunto di Milano parla di Chiesa e pedofilia in una intervista al “Il Giornale”.

Dice che, molto stranamente, alla magistratura, in tanti anni di attenzione al fenomeno della pedofilia, non è «mai arrivata una sola denuncia nè da parte dei vescovi, nè da parte dei singoli preti». Un fenomeno che il pm definisce «un po’ strano» e afferma: «Non ho mai ricevuto dalle gerarchie cattoliche una sola denuncia» eppure, ipotizza «sono convinto che loro sappiano molto di più di quello che sappiamo noi».

Forno aggiunge che «il prete che abusa di un bambino è più paragonabile a un genitore incestuoso che a un pedofilo di strada che insidia i bambini ai giardinetti». Eppure il magistrato avanzanun dubbio:  «Ho un dubbio: molti scelgono l’abito talare proprio perché è più facile avvicinare i ragazzi». E ancora: «Non solo i colpevoli non vengono cacciati, ma spesso sono solo spostati in un’altra diocesi. E lì possono nuocere ancora». E questo «pone un grosso interrogativo: ma nessuno se n’è accorto prima? Dove è il discernimento spirituale che dovrebbero esercitare coloro che li scelgono? Non hanno osservato il loro comportamento, le loro tendenze, le modalità con le quali si rapportano ai giovani? E un’ultima domanda: cosa accade all’interno dei seminari?».

«Il problema è la gerarchia – conclude Forno – Secondo me non lo puniscono perché li hanno selti loro, educati loro, allevati loro e quindi si creano legami di difesa, di protezione. E c’è soprattutto la paura dello scandalo».