Pedopornografia, oltre 12 mila consumatori su internet. L’Italia è quarta

Pubblicato il 7 Aprile 2011 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sono 18.185 dall’inizio dell’anno i nuovi siti pedofili e più di 12.000 al mese i consumatori di pedopornografia: è quanto emerge dal report di marzo pubblicato oggi dall’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno.

L’attività di contrasto alla pedofilia on line di Telefono Arcobaleno ha permesso di individuare, dall’inizio dell’anno, più di 18.000 siti pedofili che- secondo l’Associazione – testimoniano la costante crescita del problema (+15% rispetto al primo trimestre dello scorso anno). La quasi totalità della pedofilia on line si concentra in Europa (51%) e Nord America (47%), con un coinvolgimento sempre maggiore dei paesi di origine anglosassone (Usa, Canada; Cipro, Regno Unito).

E’ ancora in Europa e Nord America che si registra la maggiore concentrazione di pedofili che, in rete, ricercano quantità sempre crescenti di foto e videoPe per soddisfare la loro perversione, evidenziando come la domanda di pedopornografia si evolva in maniera parallela rispetto all’offerta. L’analisi della situazione italiana evidenzia, invece, una dinamica differente: sebbene il nostro Paese ospiti una quantità minima di siti pedofili, dall’Italia parte una notevole percentuale delle richieste di materiale pedopornografico sul web.

Nel primo trimestre dell’anno, sono circa il 6% i consumatori di pedofilia di nazionalità italiana, percentuale che colloca l’Italia al quarto posto della classifica.

“Il pedobusiness – dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno – presenta dinamiche assai articolate, che possono essere contrastate solo attraverso interventi che siano in grado di reprimere sia la domanda sia l’offerta di pedopornografia sulla rete. Si devono, peraltro, riconoscere – continua Arena – la sensibilità e il senso di responsabilità della maggioranza degli Internet Service Provider che, nel 99% dei casi, hanno collaborato con l’Organizzazione oscurando i siti pedofili segnalati da Telefono Arcobaleno”.