Disservizi per i pendolari: il “treno della speranza” è il Milano-Piacenza

Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 06:02 OLTRE 6 MESI FA

Lasciate ogni speranza voi che salite su un treno Piacenza-Milano. È questa la tratta peggiore in assoluto secondo l’inchiesta di Altroconsumo sulle ferrovie italiane appena pubblicata. Quasi la totalità di utenti insoddisfatti. Bagni rotti, chiusi oppure troppo sporchi per essere utilizzati. Per non parlare della puntualità.

Siamo uomini o pendolari?”. Si chiama così la campagna dell’associazione dei consumatori che ha seguito oltre 1.400 viaggiatori sulle 25 tratte ferroviarie più interessate dal pendolarismo nelle tre aree cittadine di Milano, Roma e Napoli. Treni strapieni, sporchi e in perenne ritardo. A sentire chi ogni mattina si alza all’alba per raggiungere il posto di lavoro o di studio, e che ogni giorno combatte con puntualità, pulizia e affollamento, il quadro che ne esce è a dir poco a tinte fosche. Tre intervistati su quattro si dichiarano totalmente insoddisfatti del servizio.

I più arrabbiati sono i viaggiatori che ogni mattina prendono il treno a Piacenza per arrivare a Milano: il 98% si lamenta della mancanza di igiene e dell’affollamento. En plein per la puntualità: se ne lamenta il cento percento. Secondo posto per la Bergamo–Carnate–Milano (90%), seguono a ruota le tratte Novara– Milano (89%) e Bergamo–Treviglio–Milano (88%). Non se la passano meglio più a sud, nell’area di Roma gli insoddisfatti sono il 79% e la maglia nera va alle tratte Frosinone-Roma e Fara Sabina-Roma.

Pochi, sporchi e in perenne ritardo. In generale più che il ritardo ha potuto la sporcizia, che esaspera nove pendolari su dieci: sedili e carrozze sudici, puzza, bagni sporchi e rifiuti dappertutto. Difficile farci l’abitudine. Di fronte a standard igienici “da medioevo”, la puntualità passa in secondo piano tra le cause di insoddisfazione, segnando il 63% di scontenti. Del sovraffollamento invece se ne lamentano sette pendolari su dieci. Insomma, aumenta l’Alta Velocità e diminuisce (del 30% secondo le stime delle associazioni dei pendolari) l’offerta dei treni regionali, su cui viaggiano giornalmente due milioni e mezzo di passeggeri.

Oltre il danno, la beffa. Come se non bastasse, da gennaio le tariffe del trasporto pubblico aumenteranno. In Lombardia si prevede un incremento del 25%. Per non disperare Altroconsumo ha messo a disposizione dei viaggiatori che hanno subito “disservizi gravi” sulle tratte Piacenza–Milano e Bergamo–Carnate–Milano i propri legali per l’assistenza nella richiesta di risarcimento danni. I casi “più eclatanti di evidente e ripetuta lesione dei diritti di utente del servizio ferroviario” si tradurranno in una causa di fronte al Giudice di Pace.