Pensioni di morti riscosse indebitamente: danni all’Inps per 12 milioni nel 2012

Pubblicato il 1 Gennaio 2013 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA
Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua (Foto Lapresse)

ROMA – Oltre seicento persone sono state denunciate dall’Inps nel 2012 per aver riscosso senza averne diritto la pensione di persone morte. Quattordici gli arresti.

In tutto nell’anno appena finito sono stati riscossi indebitamente 12,6 milioni. In parte sono stati recuperati.

In un comunicato l’Istituto di previdenza fa sapere che “per contrastare il fenomeno della riscossione indebita di rate di pensione”  in seguito alla mancata comunicazione di decesso del pensionato l’Inps “ha da tempo avviato operazioni di accertamento dell’esistenza in vita sull’intero territorio nazionale”.

”Oggi, prosegue la nota dell’Inps, il meccanismo di trasmissione dei decessi si ritiene in sicurezza, grazie anche al rafforzamento della pressione esercitata sui Comuni da parte dell’Istituto, anche se possono permanere casi in cui il difetto di comunicazione da parte dei Comuni, avvenuto in passato prima del consolidarsi della trasmissione telematica, possa determinare ancora indebite riscossioni di prestazioni pensionistiche. In effetti, dal 2009, anno in cui si è consolidato il sistema di trasmissione telematica dei decessi, il tempo medio di trasmissione della certificazione da parte dei Comuni è diminuito di oltre 20 giorni, passando dai 37,5 del 2009 ai 10,1 giorni del 2012”.