Pensioni, più 2% da ottobre. Bollette, fino al 31 ottobre bloccati i cambi contratto delle aziende

Cosa cambia con il decreto Aiuti-Bis. Le pensioni crescono del 2% da ottobre. Per quanto riguarda le bollette, fino al 31 ottobre sono bloccati i cambi contratto delle aziende.

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Agosto 2022 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
palazzo chigi ansa

Pensioni, più 2% da ottobre. Bollette, fino al 31 ottobre bloccati i cambi contratto delle aziende (foto Ansa)

Un punto in più di taglio del cuneo, che arriva così all’1,8%, a partire dal primo luglio e fino alla fine dell’anno per i redditi che non superano i 35mila euro. E un anticipo di tre mesi della rivalutazione delle pensioni, con gli assegni che aumenteranno del 2% a partire da ottobre. 

Sono questi alcuni degli interventi su lavoro e pensioni introdotti con il decreto Aiuti-bis. Nella bozza c’è anche l’attesa proroga di un mese del taglio delle accise sui carburanti che arriverà al 20 settembre 2022 ed altre norme importanti.

Vediamo nello specifico i punti approvati che riguardano taglio del cuneo e rivalutazione delle pensioni. 

Taglio cuneo fiscale, un punto fino a 35mila euro

Il taglio del cuneo si amplia di un punto. La platea coinvolta dalla decontribuzione di 0,8 punti è quella già prevista dalla legge di bilancio: i redditi fino a 35mila euro. La misura è retroattiva a partire da luglio e vale complessivamente 1,6 miliardi (786 milioni nel 2022 e 831 milioni nel 2023).

Rivalutazione del 2% delle pensioni a partire da ottobre

Nella bozza è prevista anche la rivalutazione del 2% delle pensioni a partire dal primo ottobre. Il costo è 2,38 miliardi. Nella rivalutaione è compresa la tredicesima e l’anticipo del conguaglio. 

Stop cambio unilaterale contratti energia

Nella bozza è prevista anche la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale. La norma sospende fino al 31 ottobre l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo nei rapporti con i clienti domestici, ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte. Fino a quella data, si precisa, sono inefficaci anche i preavvisi per queste finalità. Nel provvedimento è prevista anche la rateizzazione bollette