Pericolo valanghe in Val d’Aosta e su tutte le Alpi

Pubblicato il 5 Gennaio 2012 - 17:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sale a 'forte' il pericolo valanghe in Valle d'Aosta e rimane marcato su gran parte dell'arco alpino. In Val d'Aosta, informa il Corpo Forestale, il pericolo sale a forte a causa di una perturbazione a carattere nevoso che interessera' ancora nella giornata di domani quote al di sopra dei 2.000 metri a ridosso del confine italo-francese.

Sono quindi possibili distacchi di valanghe in corrispondenza di creste, costoni, conche e canaloni ripidi, gia' con debole sovraccarico. Per il rimanente settore di competenza il pericolo di valanghe rimane marcato.

Compreso il Piemonte, dove in particolare il settore delle Alpi Cozie e' interessato da deboli precipitazioni e da venti che rimaneggiano lo strato superficiale del manto nevoso, e in Trentino Alto Adige, specialmente in quota, dove gli spessori di neve sono importanti e dove sono presenti nuovi accumuli di neve trasportata dal vento, sono possibili distacchi provocati gia' con debole sovraccarico.

Nelle zone Brenta Adamello, Ortles-Cevedale e Venoste-Passirie i punti piu' pericolosi, rileva ancora il Corpo Forestale, sono a partire dai 2.500 metri di quota circa su tutti i pendii molto ripidi e le zone interessate da accumuli eolici, come canaloni, zone sottocresta e avvallamenti.

Il pericolo valanghe e' marcato anche nei quadranti settentrionali del settore delle Alpi Breonie e Aurine – Pusteresi, dove il distacco anche in questo caso e' possibile con un debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi oltre i 2.200 metri e in tutte le esposizioni.

Nei quadranti meridionali delle Dolomiti nord-orientali e nord-occidentali il pericolo valanghe e' moderato ma con tendenza in aumento nei prossimi giorni. In Veneto il pericolo e' generalmente moderato nelle Prealpi e diventa marcato nel settore dolomitico al di sopra dei 1.600-1.800 metri, dove saranno possibili piccole valanghe spontanee nei pendii meridionali e anche di medie dimensione nei pendii in ombra.

Inoltre saranno probabili distacchi in corrispondenza dei nuovi accumuli eolici, su singoli pendii e canaloni molto ripidi, anche con debole sovraccarico.

In Lombardia il grado di pericolo e' marcato sulle Alpi Retiche per possibili distacchi di valanghe di media grandezza spontanee e/o provocate con un debole sovraccarico, mentre e' moderato sulle Alpi Orobiche e Prealpi Lombarde.

La tendenza del pericolo e' generalmente stazionaria ma potrebbe aumentare nelle zone maggiormente interessate dalle nevicate previste nei prossimi giorni. In Friuli Venezia Giulia il grado di pericolo e' marcato sulle Alpi Giulie e moderato sulle Alpi Carniche e sulle Prealpi Giulie e Carniche.

Le basse temperature presenti non favoriscono l'assestamento del manto nevoso e saranno possibili distacchi anche con debole sovraccarico.