Perugia, motivazioni delitto Kercher: “Non ci fu premeditazione”

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA

Rudy Guede, Amanda Knox, Raffaele Sollecito

Sono state depositate le motivazioni della sentenza che ha condannato a 25 anni Raffaele Sollecito e 26 Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. Secondo i giudici della Corte d’Assise gli assassini non hanno programmato l’omicidio: «I fatti risultano essere stati realizzati in forza di contingenza meramente casuali» scrivono i giudici che spiegano come il tutto sia stato compiuto «senza alcuna programmazione, senza alcuna animosità o sentimento rancoroso contro la vittima, che in qualche modo possano essere visti quale preparazione-predisposizione al crimine».

In ogni caso, il quadro emerso dalle indagini «comporta come esito necessario e strettamente consequenziale l’attribuzione dei fatti reato ipotizzati a entrambi gli imputati» e la fotografia di quanto accaduto risulta essere un «quadro complessivo e unitario, senza vuoti e incongruenze» scrivono i giudici di Perugia.

L’azione delittuosa materiale, ovvero la violenza sessuale, i magistrati la attribuiscono a Rudy Guede, che è stato aiutato da Amanda Knox e Raffaele Sollecito resi fragili dalla droga. «Amanda e Raffaele – scrivono i giudici – parteciparono attivamente all’azione delittuosa di Rudy finalizzata a vincere la resistenza di Meredith, a soggiogare la volontà e consentire a Rudy di sfogare i propri impulsi lussuriosi».

Scrivono ancora i magistrati nelle motivazioni della sentenza: «La prospettiva di aiutare Rudy nel proposito di soggiogare Meredith per abusarne sessualmente, poteva apparire come un eccitante particolare che, pur non previsto, andava sperimentato».

Il movente dell’omicidio di Meredith Kercher sarebbe avvenuto per via del movente erotico-violento: «Il movente – scrivono i magistrati perugini – quindi di natura erotica sessuale violento che, originatosi dalla scelta del male operata da Rudi, trovò la collaborazione attiva di Amanda e Raffaele. Che tale partecipazione, attiva e violenta, abbia coinvolto anche gli attuali imputati in concorso con Rudi deriva da quanto si è osservato parlando delle lesioni subite da Meredith, dall’esito delle indagini genetiche, dalle impronte di piede nudo rinvenute in varie parti della casa».

I giudici nelle 427 pagine di motivazioni ricordano come «entrambi gli imputati sono giovanissimi e lo erano ancor di più all’epoca dei fatti». «L’inesperienza e l’immaturità proprie dell’età giovanile – scrivono – erano accentuate dal contesto in cui entrambi si trovavano perché diverso da quello nel quale erano cresciuti e privo dei punti di riferimento abituali che potevano valere a costituire sostegno, confronto e verifica continui nelle determinazioni della vita quotidiana». «Così Amanda Knox – proseguono i giudici -, arrivata a Perugia da neanche due mesi, animata soltanto da curiosità e dal desiderio di fare le più diverse esperienze, si trova a vivere privata di quella protezione e riparo costituiti, in particolare, dalla sua famiglia; analogamente Raffaele Sollecito, al quale il padre telefonava di continuo, quale segno della necessità che il figlio ancora aveva di una presenza che continuamente l’avesse ascoltato, sostenuto indirizzato».

I giudici ricordano che i due fidanzati erano incensurati, elemento per il quale vanno concesse le attenuanti generiche. «Al di là dell’uso personale di droga – si legge nelle motivazioni – non sono risultati comportamenti disdicevoli posti in essere ai danni di altri» e «nessun teste ha riferito di azioni violente» realizzate dagli imputati nei confronti di alcuno. «Sono anzi risultate circostanze per le quali – proseguono i giudici – sia l’uno che l’altra, oltre ad impegnarsi con diligenza e profitto nello studio al quale come studenti erano tenuti si manifestavano disponibili con gli altri e accettavano la fatica di un’attività lavorativa che si aggiungeva a quella richiesta dallo studio e dalla frequenza delle lezioni».

Al momento dell’omicidio di Meredith Kercher infatti, Raffaele Sollecito era alla vigilia della laurea e Amanda Knox era impegnata nelle lezioni che frequentava all’Università.