CASTIGLIONE DEL LAGO (PERUGIA) – Ha ucciso la moglie con una fucilata alla testa, al termine di una lunga vita insieme: 90 anni appena compiuti lui e 82 lei, invalida in seguito a un ictus che l’aveva colpita otto anni fa. L’omicidio è avvenuto sabato mattina nell’appartamento della palazzina, a Castiglione del Lago, dove gli anziani abitavano da circa un mese, con una delle due figlie, di 52 anni, che li accudiva.
Entrambi avevano problemi di salute: anche le numerose patologie dell’anziano di recente si erano infatti aggravate. Non è escluso – ma è solo una delle ipotesi degli investigatori – che la volontà dell’uomo fosse quella di togliersi la vita, dopo avere posto fine alle sofferenze della moglie. Intorno alle 10 di sabato mattina, l’anziano ha preso il suo fucile da caccia, regolarmente detenuto, e ha sparato alla donna, che era ancora a letto e che è morta praticamente sul colpo. In casa in quel momento si trovava anche la figlia, che era in un’altra stanza e che ha subito chiamato il 118, intervenuto sul posto con un’ambulanza. Sono stati gli stessi sanitari ad allertare poi i carabinieri.
A condurre le indagini sono i militari della compagnia di Città della Pieve, che hanno a lungo ascoltato le due figlie della coppia. I due anziani coniugi, sposati da una sessantina di anni, in passato avevano gestito per molto tempo un bar e un supermercato nella vicina Tavernelle. Un rapporto di coppia come tanti, il loro, senza problemi particolari. Il novantenne – secondo quanto si è appreso – è ora sotto choc. E’ stato indagato a piede libero per omicidio e per lui si è reso necessario il ricovero in ospedale, dove è stato anche sottoposto ad accertamenti psichiatrici.
Le sue condizioni di salute – hanno riferito gli inquirenti – non sarebbero buone, sia dal punto di vista fisico, sia sotto l’aspetto psicologico. Non è quindi stato possibile, al momento, ricostruire la sua versione dei fatti. A breve sarà interrogato dal magistrato, alla presenza di un avvocato: questo l’iter secondo la legge, ma per i carabinieri la vicenda è già piuttosto chiara, “nella sua tragicità”.