Pesaro: agente di polizia penitenziaria preso a pugni da detenuto durante trasferimento

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2018 - 20:18 OLTRE 6 MESI FA
Pesaro: agente di polizia penitenziaria preso a pugni in carcere da detenuto durante trasferimento

Pesaro: agente di polizia penitenziaria preso a pugni da detenuto durante trasferimento (foto d’archivio Ansa)

PESARO – Un detenuto tunisino 40enne del carcere di Pesaro ha aggredito due agenti di polizia penitenziaria [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] durante i preparativi per il trasferimento in un altro istituto di pena. A riferire l’episodio è Nicandro Silvestri, segretario regionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe).

Il detenuto, che sta scontando una pena per vari reati tra cui violenza e furto, ha sferrato un pugno a un poliziotto penitenziario che si apprestava a perquisirlo e poi, con una lametta nascosta in bocca, si è scagliato su un sovrintendente capo procurandogli un taglio all’altezza del gomito. La situazione è stata “riportata alla normalità – ha spiegato Silvestri – grazie alla professionalità e preparazione del restante personale di polizia penitenziaria presente all’aggressione” per il quale il segretario Sappe Marche augura l’assegnazione di un encomio.

L’episodio ne segue altri recenti nel carcere di Pesaro tra cui il ferimento a fine maggio di una poliziotta da parte di una detenuta. Solidarietà agli agenti esprime Donato Capece, segretario generale del Sappe: “Ogni giorno – lamenta – nelle carceri italiani succede qualcosa ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”. Nel 2017, riferisce il Sappe, ci sono state 7.446 colluttazioni nelle carceri italiane con 1.175 ferimenti.

“E’ mai possibile – attacca Capece – che nessuno al ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, abbia pensato di introdurre anche per la polizia penitenziaria e i suoi appartenenti, per fronteggiare e impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a polizia e carabinieri, ossia pistola ‘taser’ e spray al peperoncino?”.