Pesaro: prestiti in cambio di rapporti sessuali, arrestato imprenditore

Pubblicato il 17 Maggio 2011 - 18:35 OLTRE 6 MESI FA

PESARO – Un imprenditore pesarese di 67 anni è stato arrestatto dalla guardia di Finanza con l’accusa di ricettazione ed estorsione a sfondo sessuale. Carlo Alberto Roberti, operante nel settore dei prodotti idraulici, era stato  già denunciato nel 2010 per il possesso di migliaia di opere d’arte detenute illecitamente. Ora, secondo gli investigatori,  avrebbe prestato denaro a donne in difficoltà economica che non potendo restituirgli i soldi erano costrette a ripagare i prestiti con prestazioni sessuali.

Le indagini sono scattate in seguito al sequestro operato nei confronti dell’imprenditore nel novembre 2010. Attraverso l’ausilio di banche dati contenenti gli archivi delle opere d’arte trafugate, spiega la Guardia di Finanza, “è stato accertato che alcuni quadri sono risultati oggetto di furto e, quindi, ricettati, mentre altri sono palesemente falsi”.

“Inoltre – aggiungono i finanzieri – nel corso di intercettazioni telefoniche protrattesi per diversi mesi e svolte presso la Procura della Repubblica di Pesaro, sotto la direzione del Pubblico Ministero titolare delle indagini, Sante Bascucci, sono stati individuati alcuni episodi di estorsione, perpetrati da Roberti a danno di alcune giovani donne con difficoltà economiche, le quali, dopo aver ricevuto prestiti da questi, non potendoli restituire, sono state costrette a sottostare a prestazioni sessuali”.

Una di queste, una donna di origini sudamericane che gli doveva dei soldi, è scomparsa, tanto che l’imprenditore, secondo quanto emerso dagli accertamenti della Guardia di Finanza, “si è affidato ad un ‘faccendiere’ assoldato per il rintraccio della stessa che, ad oggi, risulta irreperibile”. Nel corso delle perquisizioni effettuate in diversi immobili di proprietà di Roberti, è stato sequestrato materiale ritenuto dai finanzieri “di importantissimo rilievo investigativo per il prosieguo delle indagini”. Sono stati inoltre sequestrati circa 50.000 euro tra contanti e titoli di credito, cambiali, documenti vari, videocamere, macchine fotografiche, cellulari, videocassette porno (anche artigianali) e attrezzi erotici.

Inoltre – aggiungono i finanzieri – nel corso di
intercettazioni telefoniche protrattesi per diversi mesi e svolte presso la
Procura della Repubblica di Pesaro, sotto la direzione del Pubblico Ministero
titolare delle indagini, Sante Bascucci, sono stati individuati alcuni episodi
di estorsione, perpetrati da Roberti a danno di alcune giovani donne con
difficoltà economiche, le quali, dopo aver ricevuto prestiti da questi, non
potendoli restituire, sono state costrette a sottostare a prestazioni
sessuali”.

Una di queste, una donna di origini sudamericane che gli doveva dei soldi, è
scomparsa, tanto che l’imprenditore, secondo quanto emerso dagli accertamenti
della Guardia di Finanza, “si è affidato ad un ‘faccendiere’ assoldato per il
rintraccio della stessa che, ad oggi, risulta irreperibile”. Nel corso delle
perquisizioni effettuate in diversi immobili di proprietà di Roberti, è stato
sequestrato materiale ritenuto dai finanzieri “di importantissimo rilievo
investigativo per il prosieguo delle indagini”.

Sono stati inoltre sequestrati circa 50.000 euro tra contanti e titoli di
credito, cambiali, documenti vari, videocamere, macchine fotografiche,
cellulari, videocassette porno (anche artigianali) e attrezzi erotici.