Piano svuota carceri: meno detenuti, fuori prima, più pene alternative

Pubblicato il 10 Giugno 2013 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA
Piano svuota carceri: meno detenuti, fuori prima, più pene alternative

Foto Lapresse

ROMA – Decreto svuota carceri entro fine giugno. Obiettivo: più detenuti fuori. Ipotesi: detenuti a casa sei mesi prima, specie quelli arrestati per reati cosiddetti minori. Ma, siccome i detenuti restano comunque troppi, il ministro Anna Maria Cancellieri punta all’apertura di nuove carceri e al recupero di quelle già esistenti ma inutilizzate. Il piano è spiegato da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera.

Numeri

Nelle carceri italiane ci sono 65.891 detenuti, 20 mila in più rispetto alla capienza.

In carcere il meno possibile

Sarzanini spiega che il ministero della Giustizia punta ad aumentare la forza e l’efficacia delle pene alternative. Dunque, carcere solo in casi di reati gravi o per elementi di pubblica pericolosità.

Ma anche uscita anticipata  di 6 mesi per chi aspetta di tornare in libertà: la scelta è portare da 12 a 18 mesi il residuo pena che i condannati in via definitiva potranno scontare a casa.

Carceri inutilizzate

Sarzanini spiega che il ministero punta a “rimettere in funzione strutture che finora erano rimaste inutilizzate. Su Pianosa ci sono svariati nodi da sciogliere, tenuto conto che il Sappe, il maggior sindacato di polizia penitenziaria, ha già espresso la propria contrarietà, eppure il progetto appare già in fase avanzata. Del resto la struttura è in buone condizioni, quindi potrebbe essere resa agibile senza spese eccessive. Interventi sono stati programmati anche per Gorgona, che già ospita detenuti-lavoratori”.

Nuove carceri

L’apertura di nuove strutture porterà, nell’ipotesi ministeriale, 10mila posti in più rispetto alla capienza attuale: Tra due settimane sarà inaugurato il nuovo carcere di Reggio Calabria che potrà ospitare fino a 318 detenuti. A metà luglio sarà invece la volta di Sassari con una struttura da 465 posti. Entro la fine dell’anno si interverrà poi in altre città: Biella con 200 posti, Pavia con 300, Ariano Irpino con altri 300 e Piacenza con 200.