Maltempo Piemonte e Liguria, acqua sale: la notte delle alluvioni

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 24 Novembre 2016 - 16:53| Aggiornato il 25 Novembre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Torrente oltre il livello di guardia e disagi per le forti piogge nella zona di Venaria Reale, Torino, 24 Novembre 2016. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Torrente oltre il livello di guardia e disagi per le forti piogge nella zona di Venaria Reale, Torino, 24 Novembre 2016. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO – Piove da ore. Il Po ha esondato a Torino allagando i murazzi. Vicino a Cuneo ha esondato il Tanaro. Si sono aperte voragini (una ha inghiottito tre auto), allagati centri cittadini e edifici pubblici, evacuate scuole e abitazioni di tante famiglie. E’ emergenza maltempo da ore ed è emergenza destinata a durare ancora tante ore. Dicono infatti le previsioni meteo che su Piemonte e Liguria continuerà a piovere per tutta la notte e fino alla tarda mattinata di venerdì, più o meno fino alle dodici.

La piena del fiume Bormida ha fatto crollare il ponte delle Fucine in località Pallareto a Murialdo, lasciando isolate 40 famiglie nelle frazioni di Borgate Conradi e Pallareto. Il fiume Neva ha inghiottito un ponte a Cisano. Hanno esondato oltre al Bormida e al Neva, anche il Varatella a Toirano (nella zona del ponte delle Giare) e a Borghetto Santo Spirito: in questo secondo caso l’acqua ha raggiunto anche il vicino centro storico allagando negozi, abitazioni e garage sotterranei. Il Bormida ha allagato anche Cairo Montenotte Allagamenti si registrano anche a Dego, Carcare, Calizzano e Cengio, con case e fondi commerciali invasi dall’acqua. Ha esondato anche il Maremola a Pietra Ligure travolgendo dieci auto parcheggiate. In molte località ci sono black out temporanei e in altre è mancata l’acqua potabile per brevi periodi.La piena del fiume Bormida ha fatto crollare il ponte delle Fucine in località Pallareto a Murialdo, lasciando isolate 40 famiglie nelle frazioni di Borgate Conradi e Pallareto. Il fiume Neva ha inghiottito un ponte a Cisano. Hanno esondato oltre al Bormida e al Neva, anche il Varatella a Toirano (nella zona del ponte delle Giare) e a Borghetto Santo Spirito: in questo secondo caso l’acqua ha raggiunto anche il vicino centro storico allagando negozi, abitazioni e garage sotterranei. Il Bormida ha allagato anche Cairo Montenotte Allagamenti si registrano anche a Dego, Carcare, Calizzano e Cengio, con case e fondi commerciali invasi dall’acqua. Ha esondato anche il Maremola a Pietra Ligure travolgendo dieci auto parcheggiate. In molte località ci sono black out temporanei e in altre è mancata l’acqua potabile per brevi periodi.

Con i fiumi già grossi e le strade chiuse e allagate significa una cosa sola. Che quella tra il 24 e il 25 novembre rischia di diventare la notte delle alluvioni. Intanto la cronaca racconta purtroppo di una prima vittima collegata alle piogge torrenziali di queste ore .  Si tratta di un ragazzo di 16 anni  morto in un incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio in viale San Bartolomeo, nel quartiere di Fossamastra, a La Spezia. Incidente, ovviamente, avvenuto in un momento in cui stava piovendo.  Il ragazzo, che a bordo di una moto da enduro 125 stava tornando a casa dopo la mattinata passata a scuola, ha perso il controllo del mezzo che si è scontrato contro un fuoristrada.

Il Po esonda a Torino: murazzi allagati.  Il Po è uscito dagli argini a Torino, nella zona dei Murazzi, nel centro cittadino.  Anche in altri punti il livello del principale fiume italiano è sotto osservazione per il rischio di esondazioni. La sindaca Chiara Appendino ha firmato un’ordinanza che vieta il transito di veicoli e pedoni e la sosta. Accesso vietato ai pedoni anche al Borgo Medioevale, sulle sponde del Po. Il fiume – spiega l’Agenzia Interregionale per il fiume Po – supererà la soglia di “criticità elevata” tra Carignano (Torino) e Casale Monferrato (Alessandria), mentre nel tratto compreso tra Valenza e Isola S.Antonio (Alessandria) raggiungerà la “criticità moderata”. Nelle 36 ore la criticità sarà “elevata” su tutto il Po piemontese.

Sott’acqua il centro di formazione del Corpo Forestale dello Stato e la caserma della polizia stradale. E’ finito sott’acqua, come nell’ alluvione del ’94, la caserma Galliano di Ceva, sede del Centro di Formazione del Corpo Forestale dello Stato. I cento allievi sono stati trasferiti presso l’ex convento dei frati Cappuccini, dove è stata allestita anche la centrale della protezione civile. “E’ un disastro – dice all’ANSA il comandante della caserma, vicequestore Stefano Anania – siamo riusciti a salvare solo poche cose dell’archivio…”. Anche la caserma della polizia stradale, a Ceva, in provincia di Cuneo, è stata allagata dall’ esondazione del fiume Tanaro. All’interno degli uffici, quando sono stati invasi dall’acqua, c’erano tre agenti, che si sono salvati. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno sfondato il portone, consentendo così al personale di portare via le auto e il resto del materiale sensibile presente nella caserma.

Ferrero chiude lo stabilimento di Alba. Lo stabilimento Ferrero ad Alba rimarrà chiuso a scopo precauzionale dalle 18 di questa sera e per tutta la giornata di domani. Lo rende noto l’azienda, che ha annullato le attività previste per il fine settimane in occasione dei 70 anni del Gruppo.    Quello di Alba è il più grande stabilimento italiano del Gruppo ed è situato non lontano dal fiume Tanaro di cui nella notte è attesa la piena.

Voragine in centro a Ormea.  A causa delle forti piogge delle ultime ore, una voragine si è aperta nel centro di Ormea, in piazza Martiri, e ha inghiottito tre auto. Non risultano feriti ma il palazzo di fronte, al civico 7, è stato evacuato a scopo precauzionale.

Cuneo, esonda il Tanaro. Le forti piogge delle ultime ore hanno causato l’esondazione del fiume Tanaro, in provincia di Cuneo. A causa degli allagamenti, Anas ha chiuso al traffico la statale 28 del Colle di Nava, da Garessio fino al confine con la Liguria, in località Bagnasco, dove in via precauzionale è stato istituito il divieto di transito a tutti i veicoli in corrispondenza del fiume Tanaro. Il Tanaro, a Garessio, è esondato in via Vittorio Emanuele. Chiusi i ponti Odasso, Barjols e ‘della Lepetit’. Chiuse anche via Aleramo, Sparvaira e via Nazionale a monte. Le cantine che si affacciano sul fiume sono allagate. Nella zona i torrenti che preoccupano sono Rio Parone, Luvia, e Pian Granone. Alle 10.30 è stata convocata in prefettura una riunione del Comitato di emergenza con la Protezione civile.

Scuole evacuate e strade allagate vicino Cuneo. E’ sempre più grave la situazione in provincia di Cuneo a causa del maltempo delle ultime ore. Allagato il centro storico di Garessio, dove il fiume Tanaro è esondato, l’acqua sta invadendo anche le strade del centro di Bagnasco. Problemi a Ceva, dove è esondato il rio Cheironzo e la statale per San Bernardino è stata chiusa a causa di una frana. Chiuse alcune fabbriche, la protezione civile sta invitando le persone a salire ai piani alti delle case.    A Mondovì si stanno evacuando a scopo precauzionale le scuole

Ad Alessandria ci si mette anche il terremoto.  Altra notte di allerta in tutta la provincia di Alessandria nelle zone colpite da giorni dall’ondata di maltempo. I vigili del fuoco sono intervenuti per rimuovere un palo Telecom caduto sulla strada provinciale a Piovera e un albero su quella di Pontestura nel Casalese. Oggi pomeriggio scuole chiuse a Castelletto d’Orba. Intanto il fiume Bormida e il torrente Orba risultano stazionari al di sotto del livello di guardia. Attenzione sempre alta soprattutto nelle zone al confine con la Liguria, dove trema anche la terra. E’ stata, infatti, avvertita anche in Val Borbera la leggera scossa di terremoto – magnitudo 2.0, a una profondità di 8 chilometri – registrata dall’Ingv di Roma. Epicentro a Rovegno (Genova), a una ventina di chilometri da Carrega Ligure (Alessandria).

Ponente Ligure, esondazioni e frazioni isolate. Situazione critica per il maltempo soprattutto nel Ponente ligure nelle province di Imperia e Savona dove molti corsi d’acqua hanno rotto gli argini. Varie decine di persone sono state fatte evacuare nelle due province e alcuni paesi sono isolati per smottamenti e frane. A Sanremo il torrente Armea ha creato allagamenti sulle strade comunali ed è stata chiusa la strada San Pietro. In provincia di Imperia a Ceriana il torrente Armea ha provocato allagamenti sulla strada provinciale Sanremo Bajardo. A Montalto Ligure il torrente Argentina è esondato come il rio Carpasina. Fatte evacuare circa 20 persone. A Molini di Triora si è verificata l’esondazione del torrente Capriolo/Argentina che ha rotto la rete dell’acquedotto ed ha provocato lo sgombero di un’area con insediamenti industriali. A Badalucco il torrente Argentina è esondato in due località Ravezza e Oxentina. Allontanati alcuni nuclei familiari. Allagamenti sulla statale 28 nel Comune di Pornassio. Parzialmente isolata per frana la frazione Silidi di Pieve di Teco. Isolate 30 persone nella frazione di Cenova, per una frana che si è abbattuta sulla strada provinciale. In Provincia di Savona esondazione e smottamenti a Calizzano. Sono stati fatti evacuare alcuni nuclei abitativi, insieme a Ortovero. Nel Comune di Savona allagamento alla stazione San Giuseppe.  In Val Bormida situazione molto critica con smottamenti e frane a Cairo, Millesimo.

Liguria, torrenti in piena e famiglie sfollate.  Alcune torrenti in piena nel Ponente ligure e una decina di famiglie sfollate precauzionalmente nel Savonese. Sono queste le prime situazioni critiche causate dalla pioggia in Liguria, dove da ieri sera alle 21 alle 6 di domani è allerta rossa da Ventimiglia a Portofino. Le piogge a tratti intense e a momenti più deboli hanno interessato particolarmente l’entroterra della provincia di Imperia e la Valbormida nel Savonese. Preoccupano i livelli dei torrenti Argentina nel comune di Montalto Ligure (Imperia) e Arroscia tra l’Imperiese e Savonese che hanno superato la prima soglia di piena ordinaria. Il rio Serpente ha tracimato nel Comune di Pornassio (Imperia): acqua e detriti hanno invaso la statale 28 che è stata chiusa. Cinque famiglie sono state sfollate ad Albisola Superiore e Ortovero, nel Savonese, come previsto dai piani di protezione civile perché ubicate in zone alluvionali dell’Arroscia. Per lo stesso motivo sono chiuse la strada che unisce Ortovero a Villanova d’Albenga e quella da Bormida a Collemagno.