Pillola abortiva, il ministro Fazio sconfessa Cota e Zaia

Pubblicato il 2 Aprile 2010 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro Ferruccio Fazio

Dopo le elezioni, ecco la prima lite nella maggioranza sulla pillola abortiva. Dopo le dichiarazioni dei neogovernatori leghisti Roberto Cota e Luca Zaia, che hanno annunciato di non voler distribuire il farmaco, dal governo si levano diverse voci contrarie.

Come quella del ministro della Salute Ferruccio Fazio, che ricorda: «C’è una legge, se la leggano. E anche se sembra ovvio dirlo, tutte le leggi vanno rispettate». In un’intervista alla Repubblica il ministro invita tutte le Regioni ad «attenersi alle indicazioni del Consiglio superiore di sanità che prevedono nel rispetto della legge 194 che la pillola Ru486 venga data in ricovero ordinario fino all’avvenuto aborto».

Sulla stessa linea la collega dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, secondo cui «quando si assumono ruoli da governatore bisogna rispettare la legge. E io dico che nessuna Regione può pensare di poter proibire ciò che è concesso e regolato dalla 194, che è una legge nazionale mai abrogata. Le dichiarazioni di Zaia e Cota? È euforia da vittoria elettorale».

Anche Alessandra Mussolini, intervistata dal quotidiano online Affaritaliani.it, ricorda che «abbiamo una legge, la 194, che deve essere rispettata. Su questa questione rischiamo di diventare guelfi e ghibellini». Ma una critica arriva anche dall’interno della Lega, e in particolare dal sindaco di Verona Flavio Tosi, che si smarca dal governatore veneto Luca Zaia: «Non sono d’accordo né con chi sbandiera la Ru486 come un rimedio a problemi legati a rapporti sessuali facili, ma neanche con chi dice che non bisogna assolutamente utilizzarla».