Pinerolo (Torino): sequestrato asilo “Nel Paese delle Meraviglie”

Pubblicato il 11 Novembre 2010 - 16:49| Aggiornato il 30 Ottobre 2014 OLTRE 6 MESI FA

L’istituto ”Nel Paese delle Meraviglie” (per bimbi da 6 mesi a 3 anni), è stato messo sotto sequestro dalla magistratura di Pinerolo (Torino) che sta indagando su una vicenda di maltrattamenti sui piccoli.

Secondo una denuncia che gli inquirenti hanno preso sul serio, i bambini venivano tenuti al buio, per punizione. Sarebbero anche stati obbligati a rimangiare il cibo vomitato. Inoltre i piccoli sarebbero stati picchiati con oggetti sulla nuca, o costretti ad ascoltare insulti come “puttana puzzi come tua madre”.

Le tre donne che gestiscono l’asilo sono state denunciate a piede libero per maltrattamenti: si tratta di Francesca Panfili, Elisa Griotti, e Stefania Di Maria.

Molte le testimonianze di genitori: ”Ho ritirato dall’asilo mio figlio l’anno scorso perché avevo capito che c’era qualcosa che non andava. Non dormiva più, era nervoso e tutte le volte che lo portavo davanti all’asilo piangeva e voleva venir via. Così ho tagliato la testa al toro e ho cambiato scuola e subito dopo il bambino è tornato normale”. A parlare è Diego Murgioni, un papà arrivato davanti all’asilo per vedere cosa stesse succedendo.

”Devo dire – ha aggiunto – che non capivo perché mio figlio avesse paura di entrare in questo asilo all’apparenza così bello. Anzi il più bello di Pinerolo. Avevo anche litigato con le titolari perché cercavo di capire cosa succedesse li’ dentro, ma senza ottenere nulla”.

Micaela Martinat ha invece ritirato la sua bambina due mesi fa: ”Anche mia figlia appena ritirata da questa scuola per piccoli, è tornata a sorridere. Dopo notti insonni e tanto spaesamento. Avevo anche sentito una brutta storia di una bambina che aveva rovinato la faccia di un’altra bambina a morsi durante una lite scoppiata mentre nessuno si occupava di loro. Mi ha preso il terrore e ho portato via mia figlia. Mi auguro solo che si faccia luce su questa scuola, che da fuori sembra un’oasi e invece dentro deve essere un inferno”.

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