Pioltello, il treno lascia una scia di scintille poco prima dell’incidente VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Gennaio 2018 - 23:15 OLTRE 6 MESI FA
Pioltello, il treno lascia una scia di scintille poco prima dell'incidente VIDEO

Pioltello, il treno lascia una scia di scintille poco prima dell’incidente VIDEO

MILANO – Poco prima del deragliamento il treno regionale Trenord sfreccia nella stazione di Seggiano di Pioltello lasciando una lunga scia di scintille. Un uomo sulla banchina, spaventato, scappa. Le immagini sono state girate dalla telecamera di sicurezza della stazione di Pioltello.

A bordo del treno c’erano 350 persone. Tre le vittime. Decine i feriti. Alcuni ancora in condizioni gravi. Il treno sarebbe deragliato a causa del cedimento di un pezzo del binario.

Ai soccorritori il macchinista ha raccontato: “Quando ho sentito che vibrava tanto, ho azionato subito il freno ma era già troppo tardi, il treno era già fuori dai binari”. Parla di quelle vibrazioni anche un testimone, Gianmarco, 25 anni, pendolare salito a Crema, che racconta: “Poco prima di Pioltello il treno ha cominciato a tremare, abbiamo capito che stava per succedere qualcosa. Il treno era pieno perché a Treviglio salgono in tanti. Avrà tremato per 3-4 minuti poi è arrivata una botta enorme e una vettura si è staccata”.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’incidente parte circa un chilometro prima della stazione di Pioltello, quando il treno viaggia a 140 chilometri orari, una velocità che, al momento, non risulta essere stata segnalata come eccessiva per quella tratta. Le ruote escono dai binari a causa del cedimento di un pezzo di rotaia lungo circa 23 centimetri che è stato ritrovato a circa venti metri dai binari. Proprio in quel punto era previsto, a giorni, un intervento di sostituzione del tratto usurato.

L’esperto: “Treno deragliato per un problema allo scambio o alle rotaie”

La causa del deragliamento  potrebbe essere non tanto nel convoglio quanto nell’infrastruttura, forse un problema allo scambio a alle rotaie: a dirlo, intervistato dall’agenzia Ansa, è Bruno Dalla Chiara, ingegnere meccanico del Politecnico di Torino,  titolare del corso di Sistemi di trasporto ferroviari, metropolitani e a fune.

“È ancora presto per fare ipotesi, ma alcuni elementi lasciano supporre che l’incidente di Milano sia imputabile, più che al treno stesso, all’infrastruttura: o per un problema a uno scambio o alle rotaie”, ha dichiarato all’Ansa Dalla Chiara commentando il tragico incidente al treno di pendolari numero 10452 di Trenord, con 350 passeggeri a bordo, partito alle 5:32 da Cremona per Milano Porta Garibaldi e deragliato tra Pioltello e Segrate intorno alle 7 provocando tre morti, tutte donne, e decine di feriti, alcuni in codice rosso.

Per l’esperto “il bordino di una o più ruote, per effetto di una notevole forza laterale, potrebbe essere salito sulla rotaia, portando le ruote a fuoriuscire dai binari. Un evento anomalo perché – ha aggiunto – si sarebbe verificato sulle vetture centrali e non sulla motrice o le carrozze all’estremità del convoglio, come può accadere quando un treno viaggia in curva a velocità sostenuta”.

“A provocarlo – ha precisato – sarebbe stato un problema legato al treno, come un gancio che si rompe tra le carrozze o, sembra più plausibile, all’infrastruttura per un’anomalia a uno scambio o alle rotaie”.

Secondo una prima ricostruzione della Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), all’origine dell’incidente potrebbe esserci un cedimento strutturale ai binari di circa 20 centimetri, avvenuto un paio di chilometri più indietro rispetto al luogo del deragliamento. La rotaia, che stava per essere sostituita, avrebbe ceduto al passaggio delle prime carrozze ma ad uscire dai binari sarebbero state solo quelle centrali. “Se l’anomalia fosse, come sembrerebbe, nei binari – ha concluso – sarebbe una cosa grave, inconciliabile con la marcia di un treno”.