Pisa, dall’aeroporto partono armi per l’Ucraina mascherate da aiuti umanitari: la denuncia dei sindacati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2022 - 18:34 OLTRE 6 MESI FA
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Pisa, dall’aeroporto partono armi per l’Ucraina mascherate da aiuti umanitari: la denuncia dei sindacati (foto ANSA)

“Casse piene di armi, munizioni ed esplosivi“, è quello che avrebbero dovuto caricare su un aereo in partenza dall’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa gli addetti dello scalo merci i quali però si sono rifiutati. Lo denuncia l’Unione Sindacati Base che parla di “voli di morte mascherati da aiuti umanitari”.

Aggiornamento ore 20:43.

“Questi aerei atterrano prima nelle basi Usa/Nato in Polonia, poi i carichi sono inviati in Ucraina, dove infine sono bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori”, scrivono sul loro sito web invitando poi il governo a fare chiarezza.

Armi all’Ucraina mascherate da aiuti umanitari all’aeroporto di Pisa

“Dal Cargo Village sito presso l’aeroporto civile partono voli ‘umanitari’, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così – affermano dall’Unione Sindacale di Base – quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni, esplosivi. Un’amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi. Di fronte a questo fatto gravissimo i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo, aerei che in questi giorni atterrano prima in basi Usa/Nato in Polonia, poi inviati in Ucraina, per essere poi bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi”.

Usb chiede di bloccare voli

“Denunciamo con forza questa vera e propria falsificazione, che usa cinicamente la copertura ‘umanitaria’ per continuare ad alimentare la guerra in Ucraina” prosegue l’Usb che chiede “alle strutture di controllo del traffico aereo dell’aeroporto civile di bloccare immediatamente questi voli di morte mascherati da aiuti ‘umanitari’; ai lavoratori di continuare a rifiutarsi di caricare armi ed esplosivi che vanno ad alimentare una spirale di guerra che potremo fermare solo con un immediato cessate il fuoco e il rilancio di dialoghi di pace; alla cittadinanza di partecipare alla manifestazione di sabato 19 marzo di fronte all’aeroporto ‘G. Galilei’ (ore 15) sulla parola d’ordine ‘Dalla Toscana ponti di pace, non voli di guerra!'”.