Pisa, ginnastica militare in palestra scuola. I docenti contrari: “Lontano dai nostri valori”

La protesta dei docenti: ''Imparare le dinamiche di appartenenza militare è quanto più lontano dai valori scolastici della scuola italiana e da quanto noi stessi docenti mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro in classe''.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Settembre 2022 - 18:39 OLTRE 6 MESI FA
Pisa, ginnastica militare in palestra scuola. I docenti contrari: "Lontano dai nostri valori"

Pisa, ginnastica militare in palestra scuola. I docenti contrari: “Lontano dai nostri valori” (foto Ansa)

Fa discutere la decisione del Comune di Pisa di concedere la palestra di una scuola cittadina per una lezione di prova di una disciplina particolare, ‘ginnastica dinamica militare’, proposta da un ente privato. Il collegio dei docenti dell’istituto comprensivo ‘Renato Fucini’ ha espresso “all’unanimità il proprio dissenso e la propria contrarietà” all’appuntamento previsto il 19 settembre.

La scelta è stata aspramente criticata anche dalla lista civica di Sinistra di opposizione, Una città in comune.

Il documento dei docenti

Il documento dei docenti della scuola – primaria e secondaria di primo grado -afferma che la disciplina “sulle proprie pagine social e su ogni materiale facilmente reperibile in rete, dichiara di basare la propria attività sull’utilizzo di spirito e corpo delle dinamiche di appartenenza militare mettendo in campo un metodo atto a forzare con la dovuta aggressività le barriere resistenti psico-culturali attraverso un impegno che serve a creare coesione come nelle caserme militari”.

Ma il testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, aggiungono i docenti, “prevede che le attrezzature scolastiche siano utilizzate, al di fuori dell’orario del servizio scolastico, solo per attività che realizzino la funzione della istituzione scolastica di centro di promozione culturale, sociale, sportiva e civile” e quindi “una ginnastica a corpo libero programmaticamente dura e vocata all’aggressività in cui vi è una conduzione dell’allenamento da parte dell’istruttore con comandi in stile militare sia antitetica, nelle forme e nella sostanza, alle finalità scolastiche (in special modo quelle di un comprensivo che accoglie bambini dai 3 ai 14 anni)”. “Imparare le dinamiche di appartenenza militare – concludono gli insegnanti – è quanto più lontano dai valori scolastici della scuola italiana e da quanto noi stessi docenti mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro in classe”.