Pisa: parà della Folgore trovato morto nella caserma Gamerra. Come Emanuele Scieri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2017 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
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Nella foto Ansa, parà della Folgore con l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

PISA – Mistero nella caserma Gamerra di Pisa, sede del centro di addestramento dei parà della Folgore. Un paracadutista volontario aggregato da Bracciano è stato trovato morto. Il giovane, 27 anni, sarebbe deceduto in seguito a un problema cardiocircolatorio. Sull’episodio indagano i carabinieri. Secondo quanto si è appreso, il militare sarebbe morto nella camerata e sarebbe stato un compagno di stanza a trovare il corpo già privo di vita.

Una prima ricognizione esterna sul corpo della vittima non avrebbe rilevato apparenti segni di violenza. Sul posto è intervenuto il pubblico ministero Sisto Restuccia, lo stesso che sta indagando nell’inchiesta bis sulla morte di Emanuele Scieri, il parà morto 18 anni fa in circostanze analoghe nella stessa caserma pisana. L’indagine è stata avviata su richiesta della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte del parà siracusano. Insieme al magistrato alla Gamerra è giunto anche il medico legale. Il ritrovamento del giovane paracadutista morto nel letto della sua camerata è avvenuto poco dopo le 13.

E’ stato “colto da un malore”, si legge in un comunicato dell’Esercito, in cui si esprime cordoglio per la morte del parà. Il capo di Stato maggiore, il generale Danilo Errico, “appresa la triste notizia – si legge nella nota – del decesso a Pisa, di un volontario dell’Esercito, effettivo al 185/o Reggimento Artiglieria Paracadutisti di Bracciano, colto oggi da un malore mentre era all’interno della sua cameretta in abiti civili, esprime sentimenti di solidale cordoglio ai familiari, a nome della Forza armata e suo personale”. L’Esercito, conclude il comunicato, “ha immediatamente attivato le procedure per fornire tutto il supporto e il sostegno necessario alla famiglia del militare, nella consapevolezza del momento di sconforto che stanno attraversando i parenti”.