Pm di Napoli: “Corruzione di Finmeccanica all’estero”

Pubblicato il 14 Settembre 2011 - 20:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 14 SET – Esiste ”la pratica, da parte dei rappresentanti delle società di Finmeccanica, di corrompere i rappresentanti dei governi esteri per potersi aggiudicare le gare”. E’ quanto si legge in una richiesta di proroga di intercettazioni telefoniche chiesta dalla procura di Napoli, del giugno scorso, depositata al Tribunale del riesame nell’inchiesta relativa al presunto ricatto al premier Silvio Berlusconi.

Nel provvedimento si sottolinea come ”tutti i personaggi coinvolti a diverso titolo nelle indagini in oggetto, perlopiù dirigenti ed agenti del gruppo Finmeccanica, in più occasioni hanno parlato telefonicamente non solo di rapporti con personaggi di spicco della politica e delle forze armate di paesi esteri, ma anche, più esplicitamente, della necessità di pagarli, attraverso agenti ed intermediari, per potersi aggiudicare le gare di fornitura di armamenti e apparati per la difesa e la sicurezza”.

A titolo ”meramente esemplificativo” vengono richiamate tre conversazioni, una tra Valter Tarantelli (dirigente di Telespazio Brasile) e tale Piero, ”che si muovono nell’ambito del mercato sudamericano, e le altre due tra Bertolo Nardini (consulente di Oto Melara) e un altro consulente della stessa società a Kuala Lumpur, Alfredo Giaccherini.

Nella prima Tarantelli chiede a Piero ”un incontro con tale Pedro per perfezionare un accordo” e Piero ”suggerisce un incontro personale con Andrade”: Tarantelli gli risponde che, ”in tal senso interverrà Pozzessere”, un dirigente di Finmeccanica. ”A questo punto Piero chiede esplicitamente a Valter come fare per pagare queste persone e Tarantelli risponde che ”poi si vedrà”.

Ma ”il potere di incidere sulle decisioni dei governi locali – si legge ancora nel provvedimento dei pm di Napoli – appare ancora più evidente dalle dichiarazioni di Giaccherini (in una delle telefonate intercettate, nelle quali parla con Nardini di forniture militari in Asia – ndr) che nella fattispecie afferma addirittura che, se necessario, si può arrivare al numero uno per far licenziare il capo della Marina”, tramite tale Ayub, o Aiub.