Roma, polemica S.Egidio-Alemanno sui Rom: “Sbagliati gli sgomberi”. “Siete fuori dalla realtà

Pubblicato il 21 Aprile 2011 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA

Gianni Alemanno

ROMA – Polemica sui Rom nella capitale, con un botta e risposta tra la comunità di Sant’Egidio e il sindaco Alemanno. ”Stupore, preoccupazione e disappunto per le recenti scelte dell’Amministrazione di Roma Capitale nei confronti dei rom e dei profughi giunti in questi giorni dal Nord Africa”. Lo afferma, in una nota, la Comunità di Sant’Egidio ricordando che tutto ciò si sta svolgendo ”nel cuore della Settimana Santa che precede la Pasqua, alla vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo II”. Secondo Sant’Egidio, ”molti rom sono stati sgomberati nelle ultime settimane e in questi giorni senza alternative (se non la proposta di dividere le famiglie) e sugli immigrati ci si è affrettati in più occasioni, non solo a mezzo stampa, ma nelle riunioni operative, a puntualizzare che ‘a Roma non devono venire’. Come cristiani e come cittadini crediamo che questo non possa essere il volto di Roma. E’ un segnale grave, di assenza di idee, di incapacità di visione, di errato messaggio inviato alla cittadinanza, che incoraggia chiusura e durezza immotivate”.

La Comunità di Sant’Egidio chiede, tra l’altro, di interrompere gli sgomberi di rom senza un’alternativa e di gestire la situazione degli immigrati nordafricani, tenendo conto del contesto nazionale ed internazionale e che si tratta di profughi con regolare permesso di soggiorno, e di dotare la città di Roma (e il contesto metropolitano e regionale) di Centri transitori di accoglienza.

Il sindaco Alemanno difende le scelte dell’amministrazione: ”Mi dispiace, ma noi dobbiamo andare avanti. Comprendo le motivazioni umane e la sensibilità della Comunità di Sant’Egidio, ma ritengo lontane dalla realtà le loro valutazioni sulla nostra azione nei confronti degli immigrati e dei nomadi presenti a Roma”. Il sindaco spiega che ”la nostra azione è ispirata a un percorso realistico sostenibile e di buon senso per realizzare solidarietà e integrazione nel rispetto della legalità. Questa e’ l’unica politica in grado di evitare il completo collasso del sistema di assistenza sociale a Roma e il nuovo diffondersi di sentimenti di intolleranza e di discriminazione nei confronti di nomadi e immigrati. Siamo disponibili a confrontarci su queste scelte con la Comunità di Sant’Egidio e con chiunque altro non le condivida: per questo rinnoviamo ancora una volta la disponibilità, che fino ad ora non ha trovato riscontro, a organizzare incontri e confronti sistematici per individuare azioni concrete e realistiche con cui affrontare queste drammatiche emergenze”.