Polizia, maglia divisa non è ignifuga: protesta degli agenti impegnati negli incendi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2017 - 09:04 OLTRE 6 MESI FA
Polizia, maglia divisa non è ignifuga: protesta degli agenti impegnati negli incendi

Polizia, maglia divisa non è ignifuga: protesta degli agenti impegnati negli incendi

ROMA – La polo estiva dei poliziotti italiani, in dotazione anche ai reparti mobili, i cosiddetti “celerini”, non è ignifuga e a certificarlo, in una nota alle organizzazioni sindacali di categoria, è stato proprio il Dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale. Tutto nasce dalle proteste di molti agenti che sono stati impiegati in ordine pubblico, anche nelle zone dove è scoppiata l’emergenza incendio, i quali indossando una giacca che si mette sopra la polo, hanno dovuto sopportare temperature veramente molto alte. Giacca che, al contrario della maglia è costituita da materiale ignifugo.

La notizia viene riportata da Cristiana Mangani per Il Messaggero che scrive:

E’ successo, quindi, che davanti alla richiesta del personale di polizia l’ufficio per le relazioni sindacali del Dipartimento della Ps ha fatto sapere di avere autorizzato, in via sperimentale e per tutta la stagione estiva, l’uso della sola polo, assieme al gilet tattico. Giacca, dunque, appesa, almeno in questo periodo di grande caldo. Ma a questo punto è sorto il problema della sicurezza, tanto che – sottolinea lo stesso ministero dell’Interno in una circolare – in caso di «improvvise turbative», la giacca estiva andrà comunque indossata e dunque portata al seguito. Insomma, questione risolta ma non troppo.

«Si tratta di una soluzione di compromesso – afferma Daniele Tissone, segretario del Silp Cgil – che, per tamponare un problema, ne crea un altro in termini di sicurezza degli agenti. Anche perché, specie in ordine pubblico, non è detto che si abbia il tempo di indossare la giacca estiva». Il sindacato ricorda di aver da tempo sollecitato nuovi e più adeguati equipaggiamenti: «I tagli degli ultimi anni purtroppo – aggiunge Tissone- hanno creato seri problemi di approvvigionamento, ma sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa non si scherza».