Poliziotto della Digos di Torino si uccide in questura con un colpo di pistola alla testa

Un poliziotto della Digos di Torino si è ucciso nel suo ufficio della questura sparandosi un colpo alla testa con la pistola d’ordinanza. Lo hanno scoperto i colleghi, domenica sera, intorno alle 19, quando sono arrivati e hanno trovato la porta dell’ufficio chiusa. Secondo una prima ipotesi l’agente potrebbe essersi tolto la vita dopo esser smontato dal turno di notte.

Il suicidio del poliziotto della Digos 

Come riporta Repubblica, il poliziotto ha lasciato una lettera sulla sua scrivania in cui racconta le motivazioni di quel gesto che nessuno, fino ad oggi, avrebbe mai potuto immaginare. Lascia intendere che dietro al suo suicidio si nascondono motivazioni personali, probabilmente sentimentali. La questura di Torino è sotto shock. La questura di Torino è sotto shock: il 52enne , ormai da tanti anni in servizio alla Digos, era anche volontario della Croce Verde. Lascia quattro figli.

Prevenzione al suicidio, numeri utili

Se sei in pericolo o conosci qualcuno che lo sia puoi chiamare il Telefono Amico al numero 02 2327 2327 (servizio attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24) oppure puoi metterti in contatto con loro attraverso la chat di Whatsapp al numero 345 036 1628 (servizio attivo tutti i giorni dalle 18 alle 21). Altrimenti puoi rivolgerti a Samaritans Onlus al numero 06 77208977 (costi da piani tariffari del tuo operatore), un servizio attivo tutti i giorni dalle 13 alle 22.

 

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