ROMA – Il sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione del Ponte Morandi, Marco Bucci, ha deciso: i lavori per ripristinare l’opera dopo il crollo di 4 mesi fa saranno affidati alla Salini Impregilo in cordata con Italferr e Fincantieri. Padre nobile della ricostruzione resterà l’architetto Renzo Piano, il cui progetto tuttavia è stato ridimensionato con la riduzione del numero dei piloni. Il nuovo viadotto costerà 202 milioni al netto dell’Iva. La cordata è disponibile a costituire una unica struttura giuridica.
Salini Impregilo ha fornito le migliori garanzie per una consegna del nuovo ponte entro la fine dell’anno prossimo. I lavori inizieranno il primo febbraio. Entro dicembre 2019 verrà terminato l’ impalcato in quota.
Salini era da subito la candidata favorita per l’assegnazione dell’appalto anche se fino alla fine il sindaco Marco Bucci aveva sperato e lavorato per una soluzione che comprendesse nello stesso progetto i contributi e le personalità migliori da un punto di vista tecnologico e architettonico.
Per questo lunedì 17 dicembre ha dovuto telefonare alla società di Pordenone Cimolai chiedendo ai vertici di rinunciare a fare ricorso per l’esclusione. Cimolai aveva presentato quattro diversi progetti di cui tre firmati dall’archistar spagnola Santiago Calatrava, avrebbe accettato anche la partnership con Salini a patto di conservarne la guida. Poi la decisione definitiva.