Pontevico, obbligo mensa. Stefania Rossini ritira figlia da scuola: “Noi vegani”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2014 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA
Pontevico, obbligo mensa. Stefania Rossini ritira figlia da scuola: "Noi vegani"

La lettera della scuola materna alla famiglia di Stefania Rossini

PONTEVICO (BRESCIA) – Hanno deciso di ritirare la loro figlia dalla scuola materna perché la mensa, diventata obbligatoria, non permette di farle seguire un‘alimentazione vegana. Succede a Pontevico, in provincia di Brescia. 

Alla fine dello scorso anno scolastico la scuola materna ha comunicato alle famiglie dei bimbi che da settembre la mensa sarebbe stata obbligatoria perché considerata come parte del progetto educativo. 

Una novità non di poco conto per le famiglie monoreddito e per quelle che seguono un’alimentazione come quella vegana. Come la famiglia di Stefania Rossini, blogger bresciana e madre vegana, che per questo, insieme al marito, ha deciso di ritirare la propria figlia da scuola.

La signora Rossini spiega sul proprio blog i motivi che l’hanno spinta a ritirare la figlia da scuola.

  • La bambina era abituata a spezzare la giornata pranzando con la mamma, fratello e sorella, inoltre era un’ora di libertà ,poteva giocare all’aria aperta quando e come voleva in qualsiasi stagione, era un momento di serenità famigliare.
  • Pranzare a casa è anche questo un momento di educazione quando in casa è parte educativa la formazione del cibo, della sua trasformazione e del rispetto al non spreco.
  • La scuola non è un lavoro a tempo pieno ma spezzare la giornata voleva dire ricominciare il pomeriggio con più serenità.
  • La qualità del cibo fornito in casa è in parte autoprodotta in casa , non trattata con sostanze chimiche e facendo attenzione alla spesa, al significato di spreco, e tutto quello che concerne uno stile di vita sobrio e salutare.

Così la signora Rossini ha ritirato la bimba e ha deciso di educarla a casa insieme ad un’amica, ex insegnante elementare. Ma il caso è aperto. Il ministero della Salute, infatti, prevede che nelle mense scolastiche

“vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.