VICENZA – Banca Popolare di Vicenza: oltre 500 esuberi e chiusura di più di 100 filiali. Queste, secondo quanto scrive l’Ansa, alcune delle misure contenute nel piano industriale al 2020 dell’istituto che sarà presentato il 30 settembre. Il taglio costi, secondo quanto riferiscono, potrebbe riguardare 600 dipendenti e 150 sportelli.
Continua l’Ansa che il piano industriale della Vicenza, che passerà anche attraverso l’atteso aumento di capitale da 1,5 miliardi e il processo di quotazione in Borsa della banca, sarà esaminato per l’approvazione domani mattina dal consiglio d’amministrazione della Popolare di Vicenza presieduto da Gianni Zonin. A illustrare le linee guida sarà il consigliere delegato e direttore generale, Francesco Iorio.
Dopo la delibera, l’ex banchiere di Ubi Banca incontrerà intorno alle 12:00 i sindacati bancari per presentare il piano e soltanto nel pomeriggio, alle 17:30, la stampa. Secondo indiscrezioni raccolte sempre dall’Ansa, il piano prevedrebbe anche la riapertura del turnover, garantendo l’assunzione di nuovo personale, creando quindi nuova occupazione.
Ad oggi la banca conta su circa 5.500 dipendenti e circa 650 sportelli. Al tempo stesso, il piano dovrebbe aprire anche un fondo di solidarietà per incentivare l’uscita. Si ipotizza anche della presenza di un secondo fondo che, secondo fonti sindacali, potrebbe essere utilizzato come ammortizzatore per la riduzione volontaria delle ore di lavoro.