Porto Cesareo (Lecce), ingoia amo nel piatto di polpo: indagato il ristoratore e 4 medici

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2020 - 09:05 OLTRE 6 MESI FA
polpo ansa

Porto Cesareo (Lecce): ingoia amo nel piatto di polpo (nella foto Ansa, un panino a base di polpo)

ROMA – All’interno delle polpette di polpo c’era un piccolo amo da pesca.

Un’avvocatessa ha rischiato la vita dopo aver ingoiato l’amo che le ha provocato un’infezione in gola: la donna ha dovuto subire un intervento chirurgico.

Il fatto è accaduto nel novembre del 2019 a Porto Cesareo in provincia di Lecce.

Da questo incidente è nato un esposto in Procura che ha dato vita all’inchiesta per lesioni gravi.

L”inchiesta, scrive Leggo, ha inidicato sei indagati per l’accaduto: si tratta del titolare del ristorante e del cuoco, ritenuti i responsabili di quell’incidente a tavola.

Indagati anche quattro medici che avrebbero dovuto indicare la terapia per consentire alla professionista di tornare a vivere una vita normale.

Il cuoco, quella sera non era in servizio. Il titolare del ristoranzte invece, agli inquirenti ha raccontato di non essere stato messo al corrente dell’accaduto.

Nell’esposto sono finiti anche un otorino-laringoiatra dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, un radiologo del Fazzi ed il medico di base della donna.

I medici ora saranno ascoltati dagli inquirenti: la donna ebbe infatti delle conseguenze gravi (prima l’infezione poi l’operazione) a cui i medici non sarebbero stati in grado di dare le giuste cure.   

Polpo, come fa a muovere i tentacoli

Grazie all’aiuto della tecnologia, ricercatori della Hebrew University di Gerusalemme sono riusciti a scoprire come il polpo riesca a coordinare i suoi otto tentacoli per spostarsi.

Nella ricerca risalente a qualche anno fa, gli studiosi spiegano che, nonostante il corpo simmetrico, il polpo sia in grado di muoversi in qualsiasi verso.

Ciò avviene qualunque sia la direzione assunta in quel momento: l’orientamento del corpo e il senso verso cui si spostano sono tra loro indipendenti.

Per scoprire i segreti di questi animali, i ricercatori hanno filmato i polpi mentre strisciavano, analizzandoli fotogramma per fotogramma.

E hanno notato che il polpo sfrutta un tentacolo per spingersi su se stesso, ma che ciascun ‘braccio’, allungandosi o accorciandosi, spinge il corpo in una sola direzione.

Proprio la capacità di poter sfruttare qualunque tentacolo per spingersi consente ai polpi di muoversi in qualsiasi verso, indipendentemente dalla direzione assunta dal corpo in quel momento.

“Il polpo deve solo scegliere quale tentacolo usare per spingersi, non deve decidere in quale direzione questo tentacolo deve spingere”, ha spiegato Guy Levy, co-autore della ricerca (fonte: Leggo, Ansa).