Porto Empedocle (Agrigento), applausi per il boss ergastolano Salvatore Messina

Pubblicato il 29 Aprile 2010 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA

Ancora applausi ai boss mafiosi. Questa volta il sostegno era rivolto al boss ergastolano di Porto Empedocle beneficiario di un permesso per vedere moglie e figli.

Lui è Salvatore Messina, 45 anni, fratello maggiore del superlatitante di Cosa nostra Gerlandino Messina, e sta scontando il carcere a vita dopo la condanna definitiva per un omicidio e un tentato omicidio commessi nell’ambito della sanguinosa guerra di mafia che si è combattuta in provincia di Agrigento negli anni Ottanta.

Salvatore Messina è in carcere dal 1998 a Prato, in Toscana, e nelle scorse settimane è riuscito ad avere un permesso straordinario per gravi motivi familiari. Ha ottenuto così la possibilità di stare con la moglie e con il figlio per tre ore. La notizia si è presto diffusa, anche per lo spiegamento di forze dell’ordine in campo e una piccola folla di almeno trenta amici e parenti si è radunata davanti alla casa del mafioso.

Quando è uscito dallo stabile per fare ritorno in carcere, Messina è stato salutato da un applauso caloroso al quale ha risposto soddisfatto con un cenno di saluto.

In Sicilia, dunque, si torna ad applaudire i boss della mafia, come accaduto ieri in Calabria, dopo l’arresto di Giovanni Tegano, finito in manette dopo 17 anni di latitanza. Lì una folla di centinaia di persone aveva mostrato la propria rabbia verso le forze dell’ordine, salutando Tegano e gridandogli  “uomo di pace”.