TREVISO – Presepe vietato alla scuola elementare Marco Polo di Zerman (Treviso). Questa la decisione del preside , presa per rispettare i bambini stranieri che frequentano l’istituto. Come sempre accade in questi casi ecco arrivare le polemiche per la decisione presa.
“La decisione del Preside di vietare il presepe non solo è irrispettosa nei confronti della nostra identità e della nostra tradizione, ma ha il chiaro obbiettivo di tranciare le nostre radici culturali a beneficio di chi è arrivato in Italia l’altro ieri, tutto questo in nome della laicità: è un segnale di sottomissione che non possiamo accettare”, dice l’assessore veneto all’istruzione ed esponente di Fratelli d’Italia Elena Donazzan dopo le polemiche sulla decisione della scuola elementare Marco Polo di Zerman (Treviso) di non realizzare il presepe per i bambini.
La scuola, attraverso la dirigente scolastica, ha fatto sapere che si è trattata “di una decisione neutra, non legata a matrici religiose” ma sono alla scelta di concentrare il lavoro su altre attività. Spiegazioni che non convincono Donazzan: “Il Presepe rappresenta la nostra identità cristiana puntualizza, è sinonimo di famiglia, maternità e pace ed è un simbolo riconosciuto universalmente”.
“Invito le famiglie ad andare a scuola – conclude – e a fare il presepe insieme ai propri figli perché la scuola appartiene a loro e non all’ottusità di questo Preside che preferisce vietare la ‘pericolosa’ capanna di Nazareth piuttosto che donare alla scuola un presepe simbolo dei valori solidaristici della cristianità”.