Preside vieta presepi a scuola: la strage degli innocenti presepi

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2014 - 15:51 OLTRE 6 MESI FA
Preside vieta presepi a scuola: la strage degli innocenti presepi

Preside vieta presepi a scuola: la strage degli innocenti presepi

BERGAMO – Niente presepe, niente discriminazione. E’ l’equazione di Luciano Mastrorocco, preside dell’Istituto De Amicis di Celadina, a Bergamo. Non proprio della stessa idea i genitori dei piccoli allievi che ricordano che l’anno scorso un presepe, seppur clandestino, fu fatto. Quest’anno a fare da apripista è stata la scuola elementare di Bergamo che ha espressamente vietato di fare i presepi in classe, ma la verità è che succede tutti gli anni e succede dappertutto in nome di una stanca retorica della privazione, per cui per non offendere il proprio vicino, non si ostentano tradizioni e riferimenti culturali.

Un principio di tolleranza, sacrosanto e rispettoso, ma che ogni anno finisce col rovinare la festa a tutti. Una vera e propria “strage degli innocenti presepi”. E costringere i bambini a trascorrere le settimane prima delle festività in un’aula grigia e spoglia che stona col resto della città addobbata è un po’ un controsenso. No ai simboli che dividono, dice il preside paladino del multiculturalismo. Ma sì al crocifisso in classe, perché “se lo tolgo se ne fa un’affare di Stato”.

La verità è che così si ammazza lo spirito del Natale: il multiculturalismo si fa per addizione e non per sottrazione. E allora ben vengano tutti i simboli religiosi, ben venga un melting-pot di renne, pastorelli, buoi, asinelli, candelabri a nove punte, e babbi natale. La scuola accolga tutti, anche i simboli di un ipotetico Natale buddista, se esiste. Ma lasciateci, per carità, il presepe.