Prete lascia la Chiesa Cattolica e diventa Protestante; il video

Pubblicato il 13 Settembre 2011 - 00:26 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Sei anni da prete cattolico, quattro dei quali passati nella diocesi di San Marino Montefeltro, nella parrocchia di Monte Cerignone. Ed è proprio davanti ai suoi fedeli, riuniti per la messa della domenica, che l’ormai ex parroco Luca De Pero ha rivolto, oltre alla consueta omelia, un messaggio diverso, alla fine della celebrazione: il prete ha comunicato alla comunità parrocchiale il suo passaggio alla chiesa evangelica protestante di Cesena.

Per spiegare i motivi della sua scelta ha poi usato la piattaforma virtuale, diffondendo su YouTube un video-messaggio di oltre otto minuti ( potete vedere in fondo all’articolo), che contiene nel dettaglio il suo approdo alla fede battista. Percorso che il religioso ha definito come la sua “conversione in Cristo”. Racconta di essersi avvicinato alla chiesa protestante prima in solitaria e soltanto in seguito di avere trovato l’amicizia di un pastore della comunità evangelica di Cesena, sottolineando che compagna fondamentale durante questo suo cammino è stata la Bibbia.

Non è tardata ad arrivare la risposta della Chiesa Cattolica, nella persona di monsignor Luigi Negri, allievo prima e successivamente fra i più stretti collaboratori del fondatore di Comunione e Liberazione don Luigi Giussani. Se i toni del videomessaggio dell’ex parrocco appaiono più pacati (nonostante la fermezza dei contenuti: «La chiesa nella quale operavo era una magnifica costruzione umana, ma con poco o nulla di divino dentro»), quelli del vescovo sono decisamente più aspri: «Il padre delle tenebre e della menzogna sferra un colpo grave alla nostra Chiesa», scrive in un messaggio rivolto ai fedeli della comunità diocesana. E definisce quello di Luca De Pero «un gesto gravissimo di attacco al dogma cattolico e alla disciplina ecclesiastica», aggiungendo che il prete ha assunto «una posizione eretica quanto ai contenuti e scismatica quanto all’atteggiamento».

Dal canto suo don Luca spiega così il suo allontanamento dalla Chiesa Cattolica: «Un figlio che vede la madre sbagliare non può tacere in eterno», e usa una serie di metafore per descrivere l’istituzione nella quale ha operato per sei anni, prima di decidere di abbandonarla. Per De Pero la Chiesa Cattolica è «una donna bellissima senza però l’anima» oppure «un magnifico castello costruito su rituali, cerimonie e gerarchie». Del vescovo dice: «Non lo giudico, anche egli in fondo è una vittima, e lo dico senza rancore, di un sistema ecclesiale incapace di mostrare amore e fratellanza e vero dialogo».

Nella sua replica Negri ha informato la comunità diocesana di aver proceduto immediatamente con quanto previsto dal diritto canonico: il primo passo è già avvenuto, con il trasferimento dell’ex parroco di Monte Cerignone in un’altra parrocchia. «Che il Signore ne abbia alla fine misericordia», scrive ancora il monsignore, che condanna l’«atteggiamento dissennato di chi inizia una vita negativa per sé e per coloro che, fidandosi di lui, potrebbero addirittura seguirlo». Su YouTube De Pero saluta quelli che sono stati i suoi parrocchiani, chiede perdono per i torti dovuti alle sue umane debolezze, contrappone la sua scelta di «amore e misericordia» a una realtà fatta di «calcolo e freddezza» e si congeda: «Oggi sono un’anima libera che ha dato la sua vita al Signore Cristo Gesù».