Preziosi e Paparesta indagati: Genoa e Bari, doping bilancio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Ottobre 2015 - 09:12| Aggiornato il 6 Febbraio 2019 OLTRE 6 MESI FA
Preziosi e Paparesta indagati: Genoa e Bari, doping bilancio

Claudio Lotito e Enrico Preziosi

ROMA – L’accusa della Procura di Milano coinvolge la società Infront che gestisce i diritti tv: i presidenti di Genoa e Bari, Enrico Preziosi e Gianluca Paparesta, avrebbero ricevuto soldi per aggiustare i bilanci che rischiavano di non passare il vaglio della Covisoc (commissione che controlla i conti delle società di calcio) per l’iscrizione al campionato.

L’accusa è quindi di “ostacolo all’attività di vigilanza”: l’uno, Preziosi, avrebbe intascato in nero una quindicina di milioni, l’altro, Paparesta, mezzo milione di euro.

L’iscrizione ai campionati di serie A e B non sarebbe potuta avvenire, racconta Luigi Ferrarella del Corriere della Sera,

se non fosse arrivato il soccorso finanziario prestato con operazioni montate anche all’estero – secondo i pm milanesi – lungo strutture operative elvetiche riconducibili a Infront o a Tax and Finance (il cui dirigente Andrea Baroni è stato per altre vicende arrestato venerdì con l’accusa di riciclaggio) o al gruppo del pure indagato Riccardo Silva..

“Il Genoa è una delle squadre le cui sedi sono state perquisite venerdì scorso: ma siamo tranquillissimi, i soldi che servivano al nostro bilancio li ha messi l’azionista di riferimento, cioè io”, si è difeso Enrico Preziosi, n.1 del club ligure, raccontando all’Ansa la sua verità sulla vicenda che ha portato all’operazione della Guardia di Finanza.