Prezzi benzina, viaggiare in auto diventa proibitivo. Da Torino a Reggio Calabria servono 330 euro

Uno studio dell’associazione di consumatori Codacons punta il mirino su alcune delle tratte stradali percorse più assiduamente d’estate dagli italiani e confronta la spesa degli automobilisti negli spostamenti nel 2021 e nel 2022.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2022 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA
Prezzi benzina

Prezzi benzina, viaggiare in auto diventa proibitivo. Da Torino a Reggio Calabria servono 330 euro (foto ANSA)

In questo momento dove i prezzi di benzina e diesel hanno superato i 2 euro, spostarsi in auto pesa sul portafoglio. Nonostante lo sconto sulle accise deciso dal governo, che durerà (al momento) fino al 2 agosto, le famiglie che quest’estate si sposteranno in auto per raggiungere le località di villeggiatura o i parenti nelle zone di origine dovranno pagare costi di rifornimento al distributore molto più alti dello scorso anno. 

Stangata benzina, quanto costa un pieno 

Per fare un esempio, secondo quanto risulta da un’indagine del Codacons, il record del caro-pieno spetta alla tratta (la più lunga presa in esame) Bolzano-Trapani: per percorrerla in auto (distanza totale 1.646 km) occorre spendere tra andata e ritorno quasi 400 euro per i rifornimenti di benzina, +83,5 euro sul 2021 (332,8 euro la spesa per il gasolio, quasi +87 euro rispetto all’estate del 2021).

Per andare da Torino a Reggio Calabria con un’auto a benzina e percorrere i 1.362 km che separano le due città, si deve mettere in conto quest’anno, tra andata e ritorno, una media di 330,8 euro, con un aggravio di spesa di circa 69 euro rispetto all’estate del 2021. Se l’auto è a gasolio, si spendono circa 275,4 euro, ma il rincaro su base annua è più elevato (+71,9 euro), nonostante con un litro di questo carburante si percorrano mediamente più chilometri rispetto alla benzina.

Il salasso colpisce anche i voli

Chi decide di partire non deve mettere in conto unicamente l’aumento del prezzo dei carburanti. Secondo il Codacons, infatti, le vacanze estive del 2022 saranno le più care degli ultimi 50 anni. Per l’associazione, si registrano rincari fino a tre cifre per il comparto turistico. Una vacanza di 10 giorni costerà quest’anno tra il 15% e il 20% in più rispetto al 2021, considerando le spese per gli spostamenti, i pernottamenti, il cibo e i servizi. Si passa da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro del 2022, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 euro a testa.

Chi deciderà di prendere un aereo deve considerare l’aumento del prezzo dei voli. Quelli nazionali, spiega l’associazione, costano un terzo in più rispetto allo scorso anno (+33%). Le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate, segnando il record del +124%. Sul fronte dei trasporti marittimi, i traghetti registrano aumenti del 18,7%, mentre diminuiscono le tariffe ferroviarie (-10% circa su base annua).