Primo maggio, a Torino tensioni tra No Tav e manifestanti Pd. Cariche della polizia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Maggio 2019 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
primo maggio torino

Un momento delle tensioni tra alcuni militanti con le bandiere Pd e lo spezzone del movimento No Tav ANSA/DI MARCO

TORINO – Momenti di tensione al corteo del Primo maggio a Torino, con i No Tav che hanno urlato contro le delegazioni del Pd slogan come “Fascisti” e “Siete come Salvini”. I gruppi sono venuti in contatto con spintoni e alcuni manifestanti No Tav sostengono di essere stati feriti da cinghiate dal servizio d’ordine del Pd. La polizia ha bloccato, con una carica e manganellate, un gruppo di No Tav che cercava di raggiungere la testa del corteo. Il movimento ha gridato “vergogna, fuori la Digos dal corteo”. 

Sulla pagina Facebook NoTavInfo l’episodio viene commentato così: “A pochi metri del punto di arrivo la polizia ha iniziato a manganellare i notav presenti al primo maggio perché si stava svolgendo il comizio sindacale e non volevano fischi. Hanno spaccato il vetro del furgone, tirato giù i microfoni e calpestato i cartelli. Due ragazze sono finite all’ospedale. E poi i violenti siamo noi. Non chiamatela carica, non chiamateli scontri guardate il video e che tutti chiamino le cose col loro nome: un’aggressione a freddo contro i notav”.

Corteo Primo Maggio a Torino

Il corteo del Primo Maggio a Torino, che vede in testa Anpi, istituzioni e sindacati, è partito questa mattina. “Oggi bisogna essere in piazza – dice il segretario della Uil Gianni Cortese – per ribadire il valore lavoro per la vita delle persone, per chi c’è l’ha, chi non ce l’ha, per chi ha un lavoro precario. Torino è una città – aggiunge – in cui bisogna trovare le risposte sia per i giovani, sia per gli anziani che vedono grosse difficoltà a usufruire dei servizi sociali e sanitari e bisogna sfruttare il riconoscimento di area di crisi complessa per cercare di dare nuovo impulso a manifattura, automotive e aerospazio”.

Per il segretario della Cisl Domenico Lo Bianco, “il Primo Maggio è l’occasione per riflettere sul lavoro che manca, che cambia, sulla precarietà, e su come dare voce alla nostra piattaforma per favorire crescita, sviluppo e creare buona occupazione”. Anche per la segretaria della Cgil Enrica Valfrè oggi “è la festa delle persone che lavorano, che cercano un lavoro, dei pensionati. In una città come Torino, è un momento importante per ribadire che il lavoro è centrale per lo sviluppo della città, del Paese e dell’Europa. Un giorno di festa ma anche di lotta per mettere insieme le richieste di ciascuno e farle diventare un’unica grande richiesta di tutti perché il lavoro torni a essere centrale, un lavoro con diritti che metta al centro la persona e il suo bisogno di dignità e libertà”. In fondo al corteo lo spezzone con le bandiere del movimento No Tav. “Vogliamo arrivare anche noi fino in fondo, in piazza San Carlo – per portare alla città le nostre idee di un movimento che è molto più moderno di quanto lo vogliano far passare”, ha detto uno speaker No Tav.

“Per quanto ci siano stati alcuni dati positivi, ci sono ancora delle difficoltà e il Primo Maggio è il momento in cui ci si interroga su queste difficoltà ma anche di riflessione sul tema dell’innovazione tecnologica perché sia davvero un’opportunità”. Così la sindaca di Torino Chiara Appendino al corteo del Primo Maggio, “corteo – evidenzia – che auspico sia pacifico ed è responsabilità di ciascuno di noi di comportarsi in modo tale perché lo sia”. “La grande sfida del lavoro – aggiunge – la vinci se ciascuno fa la sua parte. Lavoro che è dignità, è la strada per avere soddisfazioni economiche, sociali personali e bisogna lavorare tutti insieme per questo diritto”. Quanto alla presenza in piazza del tema Tav, Appendino sottolinea che “non bisogna farlo diventare un corteo sì Tav o no Tav, non è questo il tema di oggi. Ma il lavoro e dobbiamo ricordarci quanto sia doveroso per ciascuno di noi lavorare per la dignità del lavoro”. (fonte ANSA)