Processo Abu Omar, il Pm Pomarici accusa esponenti del pdl: “Ci intimidiscono”

Pubblicato il 30 Settembre 2009 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA

È iniziata con un attacco agli esponenti politici del Pdl la seconda parte della requisitoria dei pm Ferdinando Pomarici e Armando Spataro al processo per il sequestro dell’ex imam di Milano, Abu Omar, in cui sono imputati, tra gli altri, l’ex direttore del Sismi, Niccolò Pollari e 21 agenti della Cia.

«Voglio manifestare – ha esordito Pomarici – un particolare disagio determinato dalle interpellanze parlamentari rivolte a diversi organi di governo, in cui si accusano me e Spataro di voler violare il segreto di stato in questa requisitoria e si chiede l’intervento del governo per evitare che ciò accada. Vedo un tentativo di intimidazione da parte di questi politici per cercare di impedire che la Procura svolga la funzione le compete».

Ritenendo  inoltre  che le affermazioni di questi politici vadano «oltre il sacrosanto diritto di critica prevista nei confronti dell’operatore della magistratura» Pomarici  ha espresso  la sua «affettuosa solidarietà verso Spataro (l’ oggetto delle interpellanze) ed ha aggiunto che «mi pare incredibile dover raccontare oggi cosa ha fatto Spataro, il suo impegno nei confronti di ogni violenza mafiosa e terroristica, interna ed esterna». In conclusione, Pomarici ha manifestato la sua preoccupazione, auspicando che «questo procedimento non si imbarbarisca nella fase finale della discussione».

L’avvocato di Pollari, Titta Maria è intervenuto subito dopo le parole di Pomarici per contestare al pm di avere svolto un intervento “al di fuori della requisitoria” e ha aggiunto che “il processo si è  sempre svolto nella massima serenità, senza tenere conto di ciò che avveniva fuori da questa aula”. Pomarici ha poi ceduto la parola al collega Spataro che ha iniziato la seconda parte della requisitoria, quella che si chiuderà con le richieste di condanna o di assoluzione.