Processo dei morti Marlane: sesto rinvio per lo sciopero degli avvocati

Pubblicato il 24 Febbraio 2012 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

PAOLA (COSENZA) – Lo sciopero degli avvocati contro le norme sulla professione contenute nel provvedimento sulle liberalizzazioni ha provocato l’ennesimo rinvio del processo a 13 imputati, tra ex responsabili e dirigenti dello stabilimento Marlane Marzotto di Praia a Mare, dismesso nel 2004, accusati della morte per tumore di una cinquantina di lavoratori. Il processo e’ approdato un anno fa davanti ai giudici del tribunale di Paola ma formalmente il dibattimento non e’ ancora iniziato per il susseguirsi di rinvii, molti dei quali causati da errori di notifica degli atti. Il rinvio deciso stamane e’ il sesto in dodici mesi. In quest’ultimo caso, dovuto allo sciopero degli avvocati, e’ prevista l’interruzione dei termini per la prescrizione dei reati. La prossima udienza e’ stata fissata al 30 marzo.

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Paola sulla morte degli operai dello stabilimento Marlane e’ andata avanti per oltre dieci anni e rappresenta la sintesi di tre diversi filoni di indagine, il primo dei quali risale al 1999. Successivamente sono state aperte altre due inchieste, la prima nel 2006 e la seconda nel 2007. L’ipotesi dell’accusa e’ che le morti per tumore degli operai sono state provocate dall’inalazione dei vapori emessi nella lavorazione dei tessuti, in modo particolare nel reparto di tinteggiatura.     I tredici imputati sono accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro ambientale, sia per la morte degli operai sia per le patologie tumorali che hanno colpito un’altra cinquantina di ex dipendenti dello stabilimento.