Processo Mori, indagato il generale Subranni

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – Il generale dei carabinieri Antonio Subranni è ”indagato in procedimento connesso”. Per questo motivo, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel processo all’ex generale del Ros Mario Mori e al colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato alla mafia, in cui è stato chiamato a deporre questa mattina.

Anche a febbraio scorso Subranni, chiamato dai pm palermitani per essere interrogato sulla trattativa, si era avvalso della facoltà di non rispondere. In quell’occasione questa ”chance” gli era stata concessa in quanto indagato per concorso in associazione mafiosa nell’inchiesta aperta dalla procura di Caltanissetta sui cosiddetti mandanti esterni della strage di via d’Amelio. In quell’inchiesta la sua posizione è stata archiviata, su richiesta dei magistrati, per i raggiunti limiti di tempo previsti dalla legge per le indagini preliminari.

I magistrati avrebbero voluto sentire Subranni perché era alla guida del Raggruppamento operativo speciale nel periodo degli attentati mafiosi del 1992, quando, secondo la Procura, l’allora colonnello Mario Mori, numero due del Ros e vice del generale, avrebbe avviato i contatti con Vito Ciancimino per raggiungere un accordo finalizzato a far cessare la strategia stragista di Cosa nostra.

”L’anno scorso sono stato indagato su cose false – ha detto Subranni, volendo fare delle precisazioni prima di dire la sua scelta – devo riconoscere al pm che nel 2006 chiese la mia archiviazione e nel 2009 finalmente l’indagine fu archiviata qui a Palermo. Adesso sono di nuovo indagato”.