Parmalat, “Tanzi è pentito”: decisione sui domiciliari entro 2 giorni

Pubblicato il 15 Maggio 2012 - 13:12 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – Il tribunale di sorveglianza di Bologna si è riservato la decisione se concedere o meno la detenzione domiciliare all’ex patron del gruppo Parmalat Calisto Tanzi. La decisione del Collegio presieduta da Francesco Maisto potrebbe arrivare in serata ma più probabilmente e attesa nel giro di due o tre giorni.

Terminata l’udienza l’ex cavaliere del lavoro, camminando molto lentamente, con le manette ai polsi e scortato da due agenti della Penitenziaria, ha lasciato il tribunale di Bologna per fare ritorno all’ospedale Maggiore di Parma dove e’ detenuto.

“Da Tanzi atteggiamento di pentimento e sottomissione alla legge”. Nelle relazioni di medici ed educatori presentate al tribunale di sorveglianza dalla difesa di Calisto Tanzi si parla del percorso seguito dall’ex imprenditore. Si sottolinea ”soprattutto – ha spiegato l’avvocato Giampiero Biancolella, che assiste con Sgubbi e Belloni l’ex patron Parmalat – l’aspetto dell’accettazione della condanna che lo Stato gli ha inflitto, e quindi un atteggiamento positivo sotto questo profilo, di sottomissione alla legge dello Stato”.     Nelle dichiarazioni in aula Tanzi ha fatto riferimento, ha detto l’avvocato ”proprio a questo discorso” e ” al pentimento nei confronti di coloro che sono stati danneggiati”. La relazione che e’ stata letta, per Biancoletta, ”e’ stata positiva per la concessione” dei domiciliari. ”Attendiamo con serenita”’, ha aggiunto. Secondo quanto appreso la Procura generale ha chiesto un rinvio per la mancanza di una cartella clinica.

Il legale: “E’ questione salvavita”. ”La nostra unica preoccupazione e’ legata a questo, anche perche’ e’ una situazione salvavita. Il resto viene molto dopo”. Così Giampiero Biancolella, uno dei difensori di Calisto Tanzi, ha risposto uscendo dall’aula del tribunale di sorveglianza di Bologna a chi gli ha domandato come l’ex cavaliere del lavoro abbia preso la condanna in appello per il crac del Gruppo.

”Per il momento – ha detto, riferendosi alla decisione sull’istanza di scarcerazione – abbiamo come unico obiettivo quello di rassicurarlo, di dargli una speranza di vita con i domiciliari”. Le altre questioni come il ricorso in Cassazione saranno affrontate successivamente. L’avvocato ha voluto ancora sottolineare quella che ritiene una condizione di salute molto precaria: ”E’ un fuscello al vento. Pesera’ forse quaranta chili”.