Processo Sarah Scazzi, Sabrina Misseri: “Se mi assolvono voglio sparire”

Pubblicato il 16 Aprile 2013 - 17:47| Aggiornato il 20 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – “Se mi assolvono voglio sparire”: Sabrina Misseri aspetta il verdetto per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi e continua a dirsi innocente. “Ci sarà un luogo o un momento nella vita in cui incontrerò zia Concetta e le voglio dire, guardandola negli occhi, che non ho fatto niente a Sarah: non l’avrei toccata per nulla al mondo. Lei mi deve guardare negli occhi e mi deve credere: deve capire che io non ho ucciso Sarah, perché so che se anche mi assolveranno a lei resterà sempre un dubbio”.

Dopo due anni di carcere a Taranto insieme alla madre Cosima, Sabrina inizia a immaginare un possibile futuro. Al suo legale ha detto di voler sparire. “Lo so che ce l’hanno tutti con me, ma un filo di speranza ce l’ho”.

La Corte d’Assise di Taranto è riunita in camera di consiglio da lunedì 15 aprile. Sabrina Misseri e Cosima Serrano sono le uniche due persone accusate dell’omicidio di Sarah Scazzi, strangolata a 15 anni e gettata in un pozzo ad Avetrana il 26 agosto 2010. L’accusa ha chiesto per loro la condanna all’ergastolo. Il padre di Sabrina, marito di Cosima e zio di Sarah, Michele Misseri, è accusato di occultamento di cadavere. Per lui è stata chiesta una condanna a nove anni.