Prof Francesco Parillo suicida, sms agli studenti che lo denunciarono: “Avete un morto sulla coscienza”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2018 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
Prof Francesco Parillo suicida, sms agli studenti che lo denunciarono: "Avete un morto sulla coscienza"

Prof Francesco Parillo suicida, sms agli studenti che lo denunciarono: “Avete un morto sulla coscienza” (Foto Ansa)

JESI – “Come vi sentite ad avere un morto sulla coscienza?”: questo sms è arrivato a tre giovanti studenti dell’Università Unicam di Matelica (Macerata) che avevano denunciato per molestie sessuali il professore Francesco Parillo, 53 anni, morto suicida martedì 24 aprile, il giorno dopo la condanna in primo grado.

Parillo, docente di Anatomia degli animali domestici, si era sempre difeso dalle accuse dichiarandosi innocente. “Il motivo per cui mi accusano è la cattiveria delle persone. Io sono un professore esigente e evidentemente qualcuno non mi può vedere. Mai avuto contatti sessuali con gli studenti”, aveva detto in tribunale, a processo per delle “carezze hard” che, secondo l’accusa, aveva compiuto nel 2011. “Gli atti di cui mi accusano? Erano del tutto normali senza alcuna valenza sessuale”, aveva ribadito.

Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela qui

Tutte le notizie di Ladyblitz in questa App per Android. Scaricatela qui

Ma il giudice non ha ritenuto fosse così, e aveva condannato Parillo a tre anni di reclusione e all’interdizione a vita dall’insegnamento. Così il professore ha assunto un mix di farmaci, per lo più oppiacei, e si è ucciso.

Adesso i tre studenti che si erano costituiti parte civile al processo contro il professore vivono ore di angoscia, soprattutto dopo l’sms arrivato loro, spiega Il Mattino. “Non doveva finire così, avevamo denunciato il professore perché venisse allontanato dall’Università, perché la smettesse di infastidire i ragazzi, per ‘salvare’ altri studenti”, hanno fatto sapere.

Mentre un collega di Parillo, il professor Massimo Zerani, sostiene si sia trattato di bullismo spinto alle estreme conseguenze: “Come agnello sacrificale è stato abbandonato alla ferocia dei lupi da istituzioni, colleghi ed amici”, ha scritto in una mail a conoscenti. “Questo è un classico esempio di bullismo arrivato alle estreme conseguenze – ha aggiunto, parlando con i giornalisti -. Abbiamo perso un uomo di grande valore scientifico”.