Professore chiama il 113: “Aiuto, c’è un ladro in casa mia”. E invece era l’amante della moglie, anche lei docente nello stesso ateneo.

Virginia Di Marco (Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)
Pubblicato il 8 Giugno 2009 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA

C’è chi credeva fosse amore e invece era un calesse, e chi pensava fosse un ladro e invece era l’amante della moglie. È successo a Pavia, dove un uomo, professore dell’ateneo cittadino, ha chiamato il 113, convinto che un malintenzionato si fosse introdotto in casa sua.

Ma quando la polizia è arrivata ha trovato solo un uomo seminudo e spaventato. L’amante della consorte, appunto. Che, preso dal panico, ha prima cercato di scappare e poi si è chiuso a chiave in una stanza. Facendo la fine del topo: beccato, e costretto a uscire dal suo nascondiglio.

E allora, la sorpresa è raddoppiata: si tratta di un assistente universitario, che lavora nella stessa università del marito tradito e della sua mogliettina. Anche, lei, infatti, è docente. Nell’ateneo pavese è già scattato il toto-nomi; per ora, nessuno confermato.