Professore suicida a Napoli, la rabbia dei precari sul web

Pubblicato il 4 Novembre 2012 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA
Carmine Cerbera, professore suicida a Napoli

NAPOLI – Si è ucciso in casa a Napoli, venerdì 2 novembre. E ora il mondo dei precari della scuola si mobilita, anche sul web, per ricordare uno di loro, Carmine Cerbera, 48 anni, docente senza cattedra di Casandrino (Napoli).

L’uomo non ha lasciato messaggi d’addio, ma i precari non hanno dubbi: a spingerlo al gesto estremo è stata la mancanza di un lavoro stabile, e c’e’ chi ricorda un messaggio da lui scritto nei giorni scorsi su Facebook, nel quale accusava il ministero dell’Istruzione di ”distruggere il futuro” suo e di tanti altri come lui: ”Se saremo fortunati, resteremo precari a vita”.

Di ”suicidio di Stato” parlano siti e blog, in sintonia con la protesta svoltasi stamane all’esterno della sede del ministero, a Roma. Cerbera, sposato e con due figlie, docente di storia dell’arte, quest’anno non aveva ancora ricevuto incarichi. Si e’ tolto la vita con il coltellino che adoperava per tagliare le tele dei quadri che dipingeva.