Genova, scure sulla prostituzione: da oggi multe a ‘bocca di rosa’ e clienti

Pubblicato il 12 Novembre 2010 - 16:11 OLTRE 6 MESI FA

La chiamavano ‘Bocca di rosa’ e invece adesso va più di moda chiamarla ‘la graziosa’. Ma sempre di prostitute si tratta. E a Genova, il giorno dopo l’ordinanza sindacale emessa per punire ”i comportamenti che creano pericolo e disturbo”, per le prostitute non c’è piu’ territorio. L’ordinanza prevede una multa per Bocca di rosa e una piu’ salata per il cliente. Cosi’, a poche ore dalla firma dell’atto da parte del sindaco Marta Vincenzi, la polizia si e’ rimboccata le maniche e ha effettuato un maxipattuglione durante la notte che ha portato all’identificazione di 16 ragazze tra cui due denunciate – una per atti osceni e ricettazione, l’altra per inosservanza della normativa sull’immigrazione.

L’ordinanza segue di qualche giorno quella sui night, altro luogo dove le ‘graziose’ hanno un ruolo. Insomma, e’ guerra aperta ”ma non alle prostitute – tiene a sottolineare l’assessore alla sicurezza Francesco Scidone – bensi’ a tutti coloro che hanno comportamenti che possano creare pericolo e disturbo agli altri”. Certo e’ che l’ordinanza anti-Bocca di rosa ha aperto il vaso di Pandora delle critiche. La prima ufficiale viene dal sindacato della polizia metropolitana, il Sulpm, che gia’ aveva chiesto di evitare che a sanzionare prostitute e clienti fossero gli agenti di polizia municipale. L’ordinanza non ha riscosso un grandissimo successo, tra gli aderenti al Sulpm che ne hanno riletti i punti fondamentali in chiave polemica e ne hanno sottolineato la ”potenziale inefficacia”.

Tra questi la possibilita’ di sanzionare il cliente solo se l’agente di polizia lo sentira’ richiedere il prezzo della prestazione oppure avere informazioni sul ‘listino’. Difficile che l’agente possa ascoltare il mercanteggiare tra poteNziale cliente e presunta prostituta. Quindi, l’unico soggetto che verra’ sanzionato sara’ la prostituta che pero’ deve recare ”pericolo e disturbo”. E anche in questo caso sembra improbabile che la multa verra’ pagata viste le ristrettezze economiche patite dalle ‘graziose’ che lavorano in strada. Cosi’, a rimetterci, saranno le prostitute clandestine, che possono magari non pagare la multa ma dovranno andarsene dal territorio comunale. Cosi’, sottolinea il sindacato della polizia municipale, ”verra’ colpito solo l’anello debole e chi sfrutta e utilizza la prostituzione per profitto rimarra’ fuori dalle sanzioni”.