Prostitute, nuove streghe. In Francia: fuorilegge! In Italia: tassiamole!

Pubblicato il 8 Dicembre 2011 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA

foto Lapresse

ROMA – In Francia vogliono metterle fuori legge, in Italia vogliono tassarle: per le prostitute, nell’Europa della crisi, si prospetta un Natale difficile.

In Francia, infatti, l’Assemblea Nazionale ha votato una risoluzione per rendere reato la prostituzione. Dopo l’abolizione dei bordelli voluta da De Gaulle nel 1946, una nuova ondata di proibizionismo si fa spazio in Francia. Scelta “dall’alto” che però non sembra piacere granché ai francesi. I sondaggi, infatti, raccontano di un Paese sostanzialmente abituato e tollerante: così, numeri alla mano, risulta che il 70% dei francesi, più che introdurre il reato, è a favore della legalizzazione della prostituzione. Quanto alla legge proposta dall’Assemblea Nazionali è contrario il 63% del campione.

Se dovesse passare la norma i clienti rischierebbero multe fino a 3750 euro e due mesi di carcere. Chi chiede la legge afferma che 9 su 10 delle persone che vendono le proprie prestazioni sessuali sono vittime della tratta delle bianche e che l’80% va quindi a rimpinguare le casse del crimine organizzato. Le cifre, però dicono che  in Francia si prostituiscono circa 20 mila persone l’anno per un giro d’affari di 3 miliardi di euro.

In Italia, invece, c’è chi pensa a trasformare la prostituzione in un’occasione da monetizzare per la cosa pubblica. A parlarne, precisando che è una riflessione a titolo personale, è stato Osvaldo Napoli del Pdl: “Sono favorevole a che i comuni possano tassare la prostituzione. Questo però dovrebbe avvenire dopo una legge che regolamenti il fenomeno. E’ un tema delicato che richiederebbe ampio consenso. Sono favorevole a che questo avvenga, ma a patto che si passi attraverso una legge nazionale. Non ho nessun timore a dirlo”.