Quarantena e il rischio che ci finiscano in troppi: durerà 3-5 giorni a chi ha la booster? Il 30 il parere del Cts

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 27 Dicembre 2021 - 16:01 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Paolo Figliuolo

Francesco Paolo Figliuolo (foto Ansa)

Quarantena, c’è il rischio concreto che nelle prossime settimane ci finiscano in troppi con inevitabili ripercussioni da mancanza di personale. Anche perché, come spiega il sottostegretario alla Salute Pierpaolo Silieri, nei prossimi giorni potremmo arrivare a 100mila contagi al giorno. Si pensa quindi a nuove regole che valgano almeno per i vaccinati con terza dose. Verranno ridotti i giorni di quarantena? 

A chiedere che si prenda una decisione in fretta sono vari virologi tra cui Bassetti ed anche diversi governatori di Regione come Zaia e Fredriga. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, ha fatto sapere che il Governo starebbe pensando a cambiare le regole: “La riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina col ministro Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità”. 

Aggiornamento delle 20.09

“Adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati – aggiunge Figliuolo a margine della visita all’hub vaccinale pediatrico allestito a Torino dalla Compagnia di Sanpaolo – si sta studiando cosa mettere in campo“.

Quarantena breve da tre o cinque giorni per vaccinati con terza dose, Cts convocato per il 30 dicembre

Per studiare cosa “mettere in campo” è stato chiesto un parere al Comitato Tecnico Scientifico che si esprimerà il 30 dicembre. La richiesta è di ridurre la quarantena per i contatti stretti che abbiano già ricevuto la terza dose del vaccino. Ora di sette giorni, potrebbe essere ridotta a tre o cinque giorni.

Tra le ipotesi, anche quella che i vaccinati asintomatici possano evitarla. Attualmente la quarantena per un vaccinato venuto in contatto con un positivo è di 7 giorni. Le decisioni arriveranno anche alla luce di nuovi dati sulla variante Omicron. E’ tuttavia allo studio anche una revisione del periodo di quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale con solo 2 dosi.

Il piano per uscire dall’emergenza Coronavirus: screening nelle scuole, booster dopo 4 mesi, mascherine Ffp2 per docenti

Figliuolo ha illustrato in un’intervista al Corriere della Sera il suo piano per uscire dall’emergenza. Per farlo, Figliuolo h aperto al richiamo dopo quattro mesi. A partire “dal prossimo 10 gennaio” infatti, “si potrà soddisfare la platea di potenziali ricettori”.

Altro capitolo è lo screening nelle scuole: Ogni Regione metterà a punto un dispositivo – spiega Figliuolo – e grazie alla grande disponibilità del ministro alla Difesa, Lorenzo Guerini, avremo il supporto dei team e dei laboratori militari”.

Per il personale scolastico “il Governo ha stanziato 5 milioni di euro – rivela il commissario – che saranno impiegati per l’acquisto di mascherine Ffp2 da distribuire a chi svolge attività scolastiche e didattiche a favore dell’infanzia”.

Il vaccino “tradizionale” Novavax per convincere gli indecisi

Il generale auspica inoltre che l’ultimo vaccino approvato dall’Ema, Novavax, possa convincere anche i più restii. E’ previsto l’arrivo di “2,9 milioni di dosi”, la prima consegna “presumibilmente tra gennaio e febbraio”. “È un vaccino di tipo tradizionale”, spiega. “Mi auguro che contribuirà a convincere chi è ancora esitante”. Con esso “avremo un’arma in più contro il Covid-19 che consentirà alla campagna vaccinale di andare più spedita”.

La battuta sul “Black Friday” 

“Bisogna avere tanta pazienza. Spesso i cittadini fanno file e file ai Black Friday per acquistare il capo griffato... Giusta la critica, giusto lamentarsi, perché vorremmo vivere in un Paese perfetto, però c’è gente che da due anni tira tutti i giorni, se si è preso un po’ di pausa anche il commissario se ne fa una ragione”. Il generale Francesco Paolo Figliuolo commenta così le code degli ultimi giorni per i tamponi.

Poi aggiunge: “Ci stiamo organizzando mettendo in campo anche risorse della Difesa e abbiamo undici laboratori in otto regioni. Stiamo facendo anche ulteriori pensate, ma dobbiamo confrontarci col mondo scientifico. Abbiamo i tamponi Pcr e gli antigenici di ultima generazione. Si guarda anche ai salivari veloci, però c’è la paura dei falsi positivi. Con i mezzi oggi a disposizione faremo il massimo e metteremo in campo tutte le risorse della Difesa per dare un ulteriore supporto al sistema, che sta lavorando”.