ROMA – Ha provocato l’esplosione per incassare i soldi dell’assicurazione, ma non voleva uccidere. Nell’esplosione della cascina di Quargnento sono morti i vigili del fuoco Antonino Candido, Matteo Gastaldo e Marco Triches. “Morti per futili motivi”, per mano di Giovanni Vincenti, gridano ora con rabbia i colleghi dei vigili del fuoco che non si danno pace. Vincenti, che avrebbe potuto avvisare i soccorritori del pericolo, della trappola che aveva preparato anche se non per loro.
Fabio Dattilo, comandante del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, ha commentato: “La futilità del gesto e la possibilità che la seconda esplosione potesse essere evitate rende tutto più drammatico e inaccettabile. Sapere che il colpevole è stato trovato ci aiuta a lenire il dolore purtroppo nulla potrà restituire Antonino, Marco e Matteo al nostro affetto e a quello delle loro famiglie”.
Alberto Gastaldo, fratello di Matteo, il vigile di Gavi, fatica a trattenere la rabbia: “Spero che Vincenti non esca più dal carcere – dice in un’intervista all’edizione alessandrina on line del quotidiano La Stampa – si è dimostrato una persona così piccola da non essere neppure degna di odio. Spero che che possa marcire in galera. La sua è stata una vera e propria bastardata”.
Oggi nella Cattedrale di Reggio Calabria è stato celebrato il rito funebre per Antonino Candido. “Il dolore per questa morte – le parole dell’arcivescovo metropolita, mons. Giuseppe Fiorini Morosini – è tanto più incolmabile questo perché assurdo, provocato dall’odio cieco di chi si pone al di fuori dalle regole del vivere umano e civile e, ahimè, forse anche religioso”.
Indignazione e dolore si mischiano nei sentimenti di tutti, nelle città e nei paesi della provincia di Alessandria sconvolti dalla vicenda: “Siamo di fronte a frutti malati di questa società, che mette a rischio la vita di chi ci aiuta creando nuovi mostri”, è il commento del sindaco di Valenza, Gianluca Barbero. “E’ allucinante, soprattutto se davvero il presunto responsabile avrebbe potuto avvertire evitando la tragedia”, gli fa eco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, primo cittadino di Alessandria.
Il 10 novembre a Quargnento, dopo la messa in parrocchia, è in programma un corteo a piedi fino alla cascina, dove verranno deposti fiori e ceri. Anche a Tortona, nella chiesa della Madonna della Guardia, verrà celebrata una messa in suffragio. A Gavi, Marco e gli altri due vigili del fuoco morti, verranno ricordati anche alla partita di calcio della prima squadra cittadina. E l’incasso sarà devoluto al fondo creato per le famiglie delle vittime di Quargnento. (Fonte ANSA)