“Quattrocchi non era un mercenario”: caso archiviato

Pubblicato il 30 Dicembre 2009 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA

«Non ci sono prove che fosse un mercenario o che fosse stato arruolato in modo irregolare per azioni di guerra con le forze alleate». Il gip del tribunale di Genova Massimo Cusatti ha archiviato, accogliendo la richiesta del pm Francesca Nanni, l’inchiesta per il presunto arruolamento al servizio di uno Stato estero di Fabrizio Quattrocchi, la guardia del corpo genovese uccisa in Iraq nel 2004 dopo essere stata rapita con altri tre colleghi italiani.

L’indagine coinvolgeva Paolo Simeone e Valeria Castellani, referenti dell’agenzia internazionale Dts che aveva ingaggiato Quattrocchi. Con l’archiviazione i giudici genovesi hanno stabilito che Quattrocchi si occupava esclusivamente di guardianaggio all’interno dell’hotel Babylon e di missioni in esterno come guardia del corpo.

Il gip Cusatti ha avallato la conclusione della pm secondo la quale e in base ai riscontri operati «non ci sono prove né testimonianze che possano dimostrare che Quattrocchi svolgesse compiti da mercenario, ovvero compisse azioni di guerra o guerriglia al soldo di un Paese estero».

La questione e definizione “mercenario” aveva sollevato polemiche violente da parte di amici e parenti soprattutto dopo essere stata utilizzata in un atto giudiziario di una indagine parallela ancora pendente a Bari, definizione usata per definire il ruolo del personale civile e non militare, operativo in Iraq, con diversi compiti di sicurezza. L’inchiesta di Bari verte sull’arruolamento di altri due ostaggi rapiti con Quattrocchi, Umberto Cupertino e Maurizio Agliana. Indagati sono il quarto ostaggio, Salvatore Stefio, e Giampiero Spinelli. Scagionati a Genova i due imputati nel procedimento genovese, Paolo Simeone e la sua ex collega Valeria Castellani.

Quattrocchi fu rapito il 12 aprile del 2004 assieme ai colleghi Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino. I tre dopo intense trattative diplomatiche furono rilasciati al termine di una prigionia durata 56 giorni. Un analogo procedimento penale per il medesimo reato è in corso al tribunale di Bari.