Quota 100, una bomba “devastante”: il superbotto di Capodanno, non le pensioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2019 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA
Quota 100, una bomba "devastante": il superbotto di Capodanno, non le pensioni

Un artificiere del comando di Salerno mostra la bomba “Quota 100” (Ansa)

ROMA – È stato ribattezzato “Quota cento” e prende il nome dalla misura di pensione anticipata varata dal Governo. Misura controversa e oggetto di largo dibattito ma usata qui per motivi più pirotecnici che attuariali.

Si tratta infatti del nuovo e pericolosissimo petardo immesso sul mercato clandestino dei fuochi in vista della notte di San Silvestro. Un prodotto definito “devastante” dall’appuntato scelto dei carabinieri del gruppo artificieri del comando provinciale di Salerno.

I precedenti, le bombe Maradona, Bin ladén, spréd…

E che aggiunge il suo nome alla lista delle bombe celebri, da quelle dedicate a Maradona e Bin Ladèn (con l’accento sulla e), a quelle riferite a Kim (il dittatore coreano) e Trump. Non era mancata la suggestione economica quando nel 2011 a impazzare era lo “sprèd“. Ma anche qui, niente di più lontano dal differenziale sui titoli di Stato.

Ma il classico fu e resta ‘o pallone ‘e Maradona: tre chili di polvere pirica pressata in una palla. Confezionato a fine anni Ottanta, è tra gli ordigni più longevi. Non ha invece resistito al tempo ‘a bomba ‘e Careca, che celebrava il centravanti brasiliano riecheggiando lo slogan della curva: “Ué Carè, Carè, Carè, tira la bomba, tira la bomba”.

 

“Quota 100, miscela esplosiva devastante”

L’appuntato Michele Landi questa mattina, a margine del consuntivo delle attività svolte nel 2019, ha lanciato un appello in vista dei festeggiamenti di Capodanno.

“Quota cento ha 7-800 grammi di miscugli esplodenti che possono essere devastanti”, ha sottolineato il militare. Spiegando che questi prodotti “non sono altro che degli ordigni esplosivi che non vanno assolutamente utilizzati”.

Il militare ha invitato tutti a “non comprarli” e “ad allontanarci il più possibile nel momento in cui vediamo qualcuno utilizzarli” ma soprattutto a “non toccare prodotti inesplosi”. (fonte Ansa)